GIUGLIANO, PER IL COMUNE SI AVVICINA L’ORA DELLA VERITA’. LA PROSSIMA SETTIMANA L’ULTIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI UTILE PER LO SCIOGLIMENTO. NON E’ DA ESCLUDERE UN TERZO SCENARIO

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Per il Comune di Giugliano è partito il conto alla rovescia. Sarà lunedì, o al massimo il giorno successivo, il momento decisivo per conoscere le sorti dell’ente comunale a rischio scioglimento per mafia. A Giugliano, politici di destra e sinistra, ostentano serenità: sono convinti che si vada a votare. Ma la parola fine sarà sancita solo la prossima settimana, quando si riunirà nuovamente il consiglio dei ministri. Se il caso Giugliano non dovesse arrivare ad inizio della prossima settimana sul tavolo del premier e dei ministri, il Comune l’avrà scampata. Si andrebbe, dunque, normalmente al voto.

Gli scenari possibili? Sono tre.

  1. Il Comune sarà sciolto, come prassi vorrebbe, la prossima settimana. Niente voto e gestione commissariale per 18 mesi.
  2. Niente scioglimento, si vota regolarmente e il sindaco vincitore sarà legittimato a governare per cinque anni, salvo interruzioni derivanti da altri fattori.
  3. Si vota regolarmente, ma subito dopo arriverà il provvedimento di scioglimento dell’ente. A quel punto, chiunque dovesse vincere, impugnerebbe l’atto con un ricorso al Tar e avrebbe, soprattutto se dovesse vincere il centrodestra, buone chance di successo. Non è da escludere che qualche “gatto Silvestro” o qualche “macchia” locale stia puntando anche su questo scenario o lo abbia persino concordato.

Una riflessione da fare, però, c’è: se la prefettura avesse inviato il pool ispettivo quando Pirozzi era ancora in carica, oggi non ci troveremmo in questo guazzabuglio. La commissione d’accesso, il cui arrivo era nell’aria da mesi, si è insediata infatti solo dopo l’addio (tattico) dell’ex sindaco.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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