Chiara Petrolini, la ragazza che ha sepolto nel giardino di casa i figli neonati che aveva partorito, non andrà in carcere. la motivazione è che «le condizioni in cui la giovanissima madre di Vignale di Traversetolo (Parma) ha messo a segno gli omicidi dei suoi due bambini appena partoriti…, “non sono più ripetibili” agli arresti domiciliari».
La Suprema corte ha con questa spiegazione deciso per gli arresti domiciliari. Lo scorso 25 febbraio, la Corte, aveva accolto il ricorso del legale della giovane omicida, Nicola Tria, annullando l’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame disponeva il carcere per l’indagata e rinviando a un nuovo giudizio dinanzi a un altro collegio.
La Corte di Cassazione pur evidenziando l’assenza di un pericolo di “reiterazione delle condotte”, connessa all’impossibilità di “avere relazioni” e “di negazione della maternità”, conferma però l’efferata condotta della ventiduenne.
La ragazza è accusata di aver partorito da sola, di aver ucciso e poi sotterrato – a un anno di distanza uno dall’altro – i suoi due neonati, nella villetta di Vignale di Traversetolo. Tutto questo senza che i genitori o il fidanzato si accorgessero né delle gravidanze né dell’operato omicida successivo alle nascite dei piccoli.
Il primo neonato venne partorito il 12 maggio 2023, il secondo il 7 agosto del 2024. Padre e madre della giovane erano stati in un primo momento accusati insieme con la figlia. Poi è arrivata dal gip di Parma l’archiviazione della loro posizione.
I corpicini dei due bimbi vennero scoperti per caso dalla nonna della ragazza mentre quest’ultima si trovava in vacanza con i genitori a New York. L’anziana aveva notato che i cani di famiglia fermandosi in qualche punto del giardino stavano fiutando qualcosa e cercando di scavare. Da lì, il macabro e terribile rinvenimento dei cadaveri.
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