GIUGLIANO: PIANESE, D’ALTERIO O PEZZELLA PER IL DOPO PIROZZI. M5S NEMMENO SI PRESENTA. IL COMUNE, PERO’, POTREBBE ESSERE SCIOLTO PRIMA DELLE ELEZIONI

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Sarà una corsa a tre per l’elezione del prossimo sindaco di Giugliano in Campania. Lo schieramento di centrodestra sarà guidato dall’ex sindaco di Giugliano e più volte consigliere regionale della Campania, Giovanni Pianese. Per il centrosinistra scende in campo, dopo il passo indietro del sindaco uscente Nicola Pirozzi,  il capogruppo uscente del Pd, Diego D’Alterio e ci prova, con una sola lista, anche Salvatore Pezzella, che in passato è stato anche consigliere metropolitano di Napoli per il M5S.

Il movimento pentastellato però non ha presentato alcuna lista perché, ha spiegato la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone: “non ci sono le condizioni”.

Giugliano, seconda città della Campania per il numero di abitanti e tra le prime in Italia per vastità del territorio (oltre al centro conta anche le località di Licola, Varcaturo e Lago Patria), torna al voto dopo quattro anni e mezzo dall’ultima tornata elettorale. Nicola Pirozzi del Pd è stato eletto nel 2020, battendo l’uscente Antonio Poziello, grazie ad un’intesa tra dem e pentastellati. Un accordo politico che ora non è stato riproposto.
Sono stati alcuni consiglieri di maggioranza a decretare (salvo poi a rinnovare contestualmente la fiducia al sindaco con un documento pubblico) la fine dell’amministrazione Pirozzi. E quest’ultimo con i consiglieri dimissionari aveva annunciato, a poche ore dalle dimissioni che hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale, che sarebbe tornato in campo.
Pirozzi poi, anche a seguito di interlocuzioni avute con i vertici del suo partito, ha deciso di fare un passo indietro convergendo sul nome di D’Alterio.
Per il Comune di Giugliano, comunque, gli ultimi quattro anni non sono stati affatto facili. Alcune inchieste giudiziarie hanno scosso il Palazzo. E non solo. E’ arrivata anche la commissione di accesso che sta ancora lavorando per accertare la sussistenza di eventuali infiltrazioni camorristiche. I primi tre mesi di lavoro della commissione di accesso, inviata dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, scadranno proprio a pochi giorni dal voto.
Presentate le liste ora si entra nel vivo della campagna elettorale. Al di là delle formazioni di partito sono diverse le civiche a sostegno dell’uno e dell’altro schieramento; schieramenti che si sono rilevati abbastanza fluidi con il passaggio (rispetto al 2020) di alcuni esponenti della politica
locale da una parte all’altra.

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