
Crollano ulteriormente gli sbarchi di migranti sulle coste italiane: al 30 settembre supera il 60% il calo degli afflussi rispetto al 2023. Precipita addirittura dell’82 per cento l’arrivo di migranti dalla Tunisia, grazie agli accordi siglati tra il governo Meloni e Tunisi. Numeri che, in base a quanto registra il cruscotto statistico del Viminale, nel dettaglio vedono precipitare in particolare l’affluenza dei cosiddetti “minori non accompagnati” (spesso minorenni solo per autodichiarazione) crollati del 75% rispetto al 2023.
Sono i numeri che contano al di là degli slogan della sinistra e delle Ong e non è un caso che il modello del governo Meloni sui migranti sia diventato un parametro anche per i governi europei, come quello laburista britannico. Il modello Meloni, tanto contestato dalle opposizioni in Italia, viene invece additato ad esempio anche in Francia e Germania. E i dati parlano chiaro: 48.646 arrivi irregolari finora nel 2024, a fronte di 133.240 nello stesso periodo 2023: numeri ridotti di due terzi, con particolare riferimento alla tratta del Mediterraneo (meno 64 per cento).
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