Pallanuoto, l’ultima vergogna olimpica: ricorso bocciato

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Un mercoledì da dimenticare per l’Italia a squadre. Gli azzurri del volley allenati da c.t. Fefè de Giorgi sono usciti con un secco 3-0 dalla Francia, mentre il Settebello è uscito ai rigori per mano dell’Ungheria. Gli azzurri sono stati sconfitti ai rigori, dai cinque metri, nei quarti di finale delle Olimpiadi ma l’errore della terna arbitrale, valutando come “brutalità” il gol di Francesco Condemi, grida ancora vendetta. Tutti si sono arrabbiati, con il c.t. Sandro Campagna che non le ha mandate a dire.

Il Settebello stava rimontando una partita iniziata male e con Francesco Condemi aveva trovato una rete in superiorità numerica per il momentaneo 4-4. Ma da qui nasce l’episodio che ha cambiato la gara. Successivamente e senza motivo, infatti, gli arbitri hanno deciso di andare al Var per riguardare il tiro dell’azzurro. L’attaccante tricolore aveva colpito, fortuitamente, il difensore magiaro sullo slancio, un qualcosa che accade ripetutamente nella pallanuoto. I giudici di gara a sorpresa hanno deciso di annullare la rete, espellere per gioco violento l’attaccante azzurro e addirittura concedere rigore ai magiari. Così in un attimo gli azzurri si sono ritrovati sotto di due, prima di pareggiarla ma di perderla ai rigori.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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