Emergono presunte anomalie o comunque stranezze nella procedura che ha portato all’affidamento del servizio di realizzazione della sfilata di moda della finalissima regionale di Miss Italia 2024, tenutasi a Marano lo scorso 27 luglio 2024 in piazza Escrivà, a pochi passi dal Comune. Oltre ad essere costata il doppio rispetto ad altri Comuni come Caivano e Tufino c’è anche altro.
In primo luogo l’aggiudicazione definitiva è avvenuta il 25 luglio 2024, due giorni prima dell’evento; invece la pubblicazione delle determina porta la data di oggi (05 agosto 2024).
In merito, invece, alla richiesta di informazioni antimafia, obbligatoria per Marano ai sensi dell’art. 100 del D.Lgs. n.159/2011 in quanto ente sciolto, la Funzionaria ha dichiarato che: “per altra procedura, con nota 112004 del 05.12.2023, a nome del Presidente dell’Ass. culturale “in Campania”, dalla BDNA, è stata rilasciata informazione antimafia con esito non interdittivo”.
Non è chiaro se il Comune di Marano abbia utilizzato una richiesta già effettuata oppure abbia preso in considerazione la richiesta di un altro ente. In ogni caso si parla di richiesta a nome del Presidente, quindi si tratta di una comunicazione antimafia o una richiesta di informazione antimafia? Perchè in ogni caso la richiesta di informazioni è ben diversa e si estende, oltre al legale rappresentante, anche a tutti i soci dell’associazione stessa. Ciò è stato fatto?
Poi, trattandosi di affidamento per importo superiore ai 5 mila euro, è stata richiesta la regolarità fiscale presso la competente agenzia delle entrate?
Il Comune dunque ha rispettato la normativa antimafia? E’ una questione che necessiterebbe di un approfondimento con una richiesta di accesso agli atti. Ci sarà qualche consigliere di minoranza interessato ad andare fino ed in fondo?
Per altri enti che hanno utilizzato la richieste antimafia esperita da altri enti, tale modalità ha rappresentato motivo di scioglimento del consiglio comunale, perchè nel caso in cui dovesse essere adottato il relativo provvedimento interdittivo la comunicazione verrebbe trasmessa all’ente richiedente e non all’ente che ha utilizzato la comunicazione. Ricordiamo che i comuni reduci da scioglimento per camorra sono obbligati a richiedere le informative antimafia.
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