Controlli Superbonus, Comuni incentivabili col 30 per cento del recupero

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Si legge da vari portali che sono allo studio emendamenti al Decreto Legge 39/2024, l’ultimo “taglia cessioni”, per concedere ai Comuni la facoltà di verificare la correttezza degli interventi agevolati da Superbonus (come se le fregature non fossero effettuate sugli altri bonus minori).

Nell’ipotesi in corso di studio è stata prospettata l’idea di concedere al Comune un ritorno del 30% sulle somme recuperate dal Fisco grazie al loro apporto: per quanto ho capito, l’ipotesi riguarderebbe i controlli nei cantieri in corso per riscontrare la conformità di quanto risultante nelle asseverazioni presentate all’ENEA. Significherebbe andare a verificare se i cappotti realizzati siano rispondenti per materiali e spessori a quelli progettati, e via dicendo (ma non ci dovrebbe già pensare l’ENEA?).

Diciamo che è un po’ tardiva questa decisione, perchè oramai siamo all’ultima coda del filone Superbonus; in assenza di una bozza di testo, c’è da domandarsi se a questo Governo non venga in mente di coinvolgere i Comuni non tanto per i cantieri in corso e in futuro, ma anche per quelli in passato.

Nelle prossime settimane ci sarà da seguire questo intreccio normativo urbanistico e fiscale, che potrebbe fare scintille: proviamo ad immaginare se ad ogni Comune sarà concessa la “taglia” del 30% nei recuperi fiscali del Superbonus? Qualcuno potrebbe farci davvero cassa.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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