Amministrative Marano: elezioni 2018-2023, il centrodestra regala per due volte il successo agli altri. Bene, bravi, bis…

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Le occasioni mancate, sciupate, gettate alle ortiche per “angiaria”, superficialità, scarso coraggio, egocentrismo oltre ogni limite, stupidità politica. E’ il caso del centrodestra cittadino, che già nel 2018 avrebbe potuto vincere le elezioni. In quell’occasione Rosario Pezzella, candidato di Lega e Mcm, non arrivò al ballottaggio per un nonnulla: 100 voti o poco più. Voti che gli furono in tolti in primis da un suo familiare, che decise di puntare su un altro candidato sindaco che aveva tra le sue liste il figlio candidato in Consiglio comunale. Pezzella pagò anche lo scotto della non unione con Fratelli d’Italia, che decise di correre in solitaria con l’immarcescibile e mai giocatrice di squadra Teresa Giaccio.

Quest’anno il centrodestra, con il governo Meloni in carica, avrebbe potuto (non stravincere) ma sicuramente vincere o quanto meno provarci. E invece il centrodestra – che in extremis ha lanciato il candidato Barbara Schiattarella, sconosciuta ai più in città – si è presentato ai nastri di partenza privo di alcuni esponenti della Lega e di qualche “Fratello d’Italia”, che ha deciso di sostenere il candidato sindaco Michele Izzo. Quelli risultati poi determinanti per Izzo: senza di loro il buon Michele oggi sarebbe quarto o quinto.

Un centrodestra che non ne becca mai una: vuoi per i personalismi, i calcoli errati, le questioni di lana caprina, quelle fatte per settimane da alcuni esponenti politici del territorio. Chi? Giaccio in primis, ma anche Nicola Moio, Castrese Alfiero e altri di Forza Italia che, anziché sognare e pensare in grande, hanno pensato a sistemare solo la loro bandierina politica. Non riuscendo, però, nemmeno nell’intento minimo: Alfiero e Moio, infatti, sono fuori dal consiglio comunale; la Giaccio vi entra, ma dopo essersi già proposta come candidato sindaco e aver svolto il ruolo di vicesindaco con Liccardo. Il suo ingresso nell’assise cittadina, dunque, è davvero poca roba, il minimo sindacale. Ora in Consiglio comunale avremo due avvocati: Giaccio e Schiattarella, da molti definiti le “consigliere del Giudice di Pace”.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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