Tra venti giorni o poco più saranno un ricordo. Addio commissari, a mai più rivederci. Speravamo, in tanti, in qualcosa di diverso e invece tutto è andato male, o quasi. Si sperava nella risoluzione del caso Galeota e invece è stata fatta una figuraccia giuridico-amministrativa. Si sperava in qualcosa in più sul Pip e invece – nonostante le sentenze e le interdittive antimafia che in teoria e in pratica agevolerebbero il Comune – l’iter per l’affidamento dei capannoni è al momento congelato.
Si sperava nella revoca di alcuni beni confiscati a coloro che da anni non li utilizzano, ma ad oggi siamo ancora a zero o quasi. Si sperava in un riassetto vero della macchina comunale, con l’isolamento delle pedine più chiacchierate e invece non è stato così. Si sperava in qualcosa in più sul fronte della differenziata e invece nessun progresso. Si sperava in qualcosa in più sul Giudice di pace, una delle grandi vergogne cittadine e invece – anziché spostarlo – la si darà vinta ai privati (con un accordo criticato da più parti) che in parte se ne sono appropriati. A proposito: ma questi signori pagano l’Imu?
Si sperava in tante cose, come lo stadio ad esempio, chiuso ormai da oltre due anni. E invece niente. A mai più rivederci, commissari. A mai più.
Ora ci godiamo i candidati sindaco e il nuovo sindaco, consci fin da ora che nessuno (per mancanza di coraggio o conoscenze) riuscirà a risolvere i problemi storici del territorio.
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