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Giovedì 23 marzo, alle 19:00, presso “La Libreria” di via Ripuaria, 203 a Varcaturo, sarà presentato il libro “Marcus – lo spietato”, scritto da Guglielmo Moschetti. Dialogherà con l’autore Angela Feluca. Interverranno: Claudio Correale (presidente associazione culturale Lux in fabula) e l’editore Giovanni Di Costanzo. Le letture saranno affidate ad Armando Minopoli. Sarà presente l’artista Angelina Di Bonito con alcune sue opere. Il libro (Apeiron Edizioni), 254 pagine, racconta la storia dell’agente segreto Marcus che, dopo aver provato a congedarsi da una lunga e operosa attività e aver cambiato nuovamente identità, si trova a ricevere una nuova missione dal suo capo, entità sconosciuta, che da anni manovra ogni sua attività sul campo. Marcus non si sottrae all’azione e si adopera subito per ottemperare ai suoi doveri e parte. Ed è proprio questa inaspettata impresa che lo porterà a compiere un vero e proprio viaggio nei meandri della sua memoria, ripercorrendo i suoi stessi passi, nella sua storia. Un agente segreto, un misterioso individuo dalla doppia vita, che porterà Marcus ai confini della terra, oltre l’universo, alla ricerca della verità. Colpi di scena, intrighi, avventure, servizi segreti e forze occulte, a caccia dell’uomo straordinario che può cambiare le sorti della Terra. Guglielmo Moschetti è stato anche autore di “Sezione Narcotici Napoli. Cronache della mia storia di Poliziotto”, dove il suo fiuto da ispettore e le sue capacità investigative trovano nero su bianco in un interessante libro, New Media Press – Edizioni Flegree, 2021. Il volume non può essere considerato solo un lavoro autobiografico per l’attività investigativa dell’autore nella Sezione Narcotici di Napoli, ma uno “spaccato” sulle vicende criminali che hanno attanagliato Napoli e la Campania. Guglielmo Moschetti ha fatto dell’impegno la sua “cifra” personale, coniugandolo al sentimento di riscatto e al bisogno di sapersi utile e partecipante a un’ottima causa. Guglielmo Moschetti si avvicina alla scrittura principalmente per motivi di lavoro, scrivendo piccoli manuali di prima consultazione riguardanti il settore degli Istituti di Vigilanza (Guardie Giurate), dell’Investigatore Privato e quello della Droga con il pseudonimo: Mino Schettimo. Una precauzione perché dipendente della Polizia di Stato. Successivamente si dedica alla narrativa di genere ottenendo numerosi successi. Attraverso i suoi scritti l’ispettore Moschetti ha provato a mettere in luce gli enormi sforzi delle forze di polizia e quelli personali che lo hanno portato, insieme ad altri colleghi, alla cattura di elementi di spicco della criminalità organizzata: tra cui Mallardo Francesco, Contini Eduardo, Bosti Patrizio, Lo Russo Salvatore, Vastarella Raffaele e il padre Vittorio, Giuliano Guglielmo, Pirozzi Giulio, Di Lauro Paolo, i fratelli Piccirillo, Vanacore Giulio, Lucenti Luigi, e denunciati Iovine Mario, i Mazzarella, i Licciardi (Gennaro a’ scigna) e tanti altri volti noti alle forze dell’ordine.
Di Angelo Covino
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