“La vendetta del boss. L’omicidio di Giuseppe Salvia”. È il titolo del libro presentato all’Hotel Commercio di Battipaglia.

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“La vendetta del boss. L’omicidio di Giuseppe Salvia” È il titolo del libro che è stato presentato il 16 all’Hotel Commercio di Battipaglia.
Promosso ed organizzato dal Rotary Club Battipaglia, l’evento ha inteso accendere i riflettori sulla testimonianza di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale trucidato più di 40 anni fa in un agguato della camorra siglato NCO.
Il libro, a firma di Antonio Mattone, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, documenta in maniera dettagliata la storia sottraendo all’oblio una testimonianza preziosa nel campo della lotta alla camorra, cercando nello stesso tempo di restituire una verità spesso dimenticata, ponendosi dalla parte dei familiari delle vittime delle mafie e di chi crede nel valore della legalità.
Il volume, curato da Giunta Editori, porta la prefazione di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio a cui la famiglia di Salvia è tutt’oggi legata. Ogni anno, infatti, i figli di Salvia, secondo una tradizione solidale ormai consolidata, partecipano al pranzo di Natale organizzato presso il penitenziario napoletano.
Alla presentazione, tenutasi nell’albergo di Battipaglia, sono intervenuti, oltre all’autore, Don Luigi Merola (Presidente della Fondazione ‘A voce d’e creature”). I lavori sono stati presieduti da Giuseppe Borrelli (Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno).
Di origini capresi, Salvia aveva appena 30 anni quando fu nominato vicedirettore del carcere di Poggioreale. Qui nel 1980 interviene in soccorso degli agenti davanti alle resistenze di Raffaele Cutolo, lo spietato capo della NCO, lì recluso, che si rifiuta di essere perquisito. Perquisizioni a cui Salvia, con grande coraggio e spirito di servizio, provvederà di persona, ottenendo una ferma opposizione di Cutolo che poi sfocerà in vendetta.
E’ il 14 aprile del 1981 quando Salvia viene ucciso sulla tangenziale di Napoli, all’Arenella, mentre fa ritorno a casa. Quella vendetta del boss che dà il titolo al libro – inchiesta di Mattone: 500 pagine di vita narrata, di atti processuali documentati, di grande testimonianza di vita.
Mattone si cala nel contesto dell’epoca, in quel clima di paura legata alla NCO,  evidenzia le virtù di Salvia come servitore dello Stato, elogia i suoi ideali e le sue battaglie, affinchè il suo sacrificio sia un seme di legalità da far raccogliere alle nuove generazioni.
Angelo Covino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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