Una domenica sul filo della tensione. I vertici M5S riuniscono il Consiglio nazionale in serata. Tema del giorno le dichiarazioni pubbliche di Luigi Di Maio. «Ora basta», dicono i contiani facendo intuire che il presidente del Movimento punta su una linea dura per chiarire l’affaire Di Maio. Alle 21,30 inizia la riunione dei big stellati per decidere che linea adottare. Giuseppe Conte pone la questione subito su un piano politico, cercando di evitare toni da processo. Una possibile espulsione, insomma, non è sul tavolo. Tra i quattordici al tavolo il dibattito è acceso, movimentato. Dopo due ore di conciliabolo non trapela nulla.
«Comunicheremo le nostre decisioni per tempo», dicono nel Movimento. Quello che viene ripetuto come un mantra dai contiani è che il ministro «ha passato il segno». I dimaiani, invece, ostentano sicurezza. «Noi abbiamo agito per il bene del Paese e per il bene del partito: se ci devono processare per questo facciano pure», è il ragionamento che viene ripetuto da più parti.