La guerra va avanti senza tregua: siamo al 106° giorno di combattimenti. Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video sulle esercitazioni della sua Flotta nel Mar Baltico. Nella notte è stato bombardato per due volte dall’esercito russo l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Un rapporto dell’Onu ha evidenziato che le condizioni di vita di milioni di persone sono drammaticamente peggiorate a causa del conflitto. Crescono crisi e povertà. Arrivati in Ucraina aiuti Usa per un miliardo di dollari
21:27 Arcivescovo di Kiev: “La situazione nei territori occupati è tragica”
“La situazione della nostra popolazione civile nei territori occupati è tragica, e peggiora ogni giorno. E evidente che la guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina, è di natura coloniale”. Lo denuncia l’arcivescovo maggiore di Kiev nel 106esimo giorno di guerra in Ucraina.
20:30 Lugansk inizierà a mandare il grano “liberato” alla Russia
Da domani la regione separatista e filo-russa del Lugansk inizierà a mandare verso la Russia quello che considera “il grano liberato”. A riferirlo all’agenzia russa TASS è il ministro della repubblica separatista Yuri Pronko. “Domani è un momento storico, i primi vagoni di grano partiranno verso la Russia. si tratta di 50 vagoni per un totale di 3.000 tonnellate”. L’Ucraina negli scorsi giorni ha accusato la Russia di rubare il grano dal proprio territorio da quando è iniziata l’invasione lo scorso 24 febbraio.
20:19 Paris Match: “Quando Putin è all’estero la scorta raccoglie le sue feci per non lasciare tracce”
La salute di Vladimir Putin è un importante segreto di Stato: tanto che, fra la scorta che accompagna il presidente russo all’estero, ci sarebbe una persona incaricata di ‘raccogliere’ in una valigia i suoi escrementi corporei e portarli a Mosca perché non vengano lasciate tracce che possano dare indicazioni sul suo stato di salute. Fantascienza? Non secondo ‘Paris Match’ che, in un articolo ripreso da molti siti ucraini tra cui Ukrainiska Pravda, rivela particolari di cui ancora nessuno aveva parlato. Secondo il tabloid, nelle ‘risultanze corporee’ del presidente della Federazione Russa “si celano informazioni importanti per l’avvenire del mondo”, tanto da spingere il suo staff a ‘camuffare’ eventuali tracce.
19.36 Fonti occidentali stimano ora 20mila morti russi
Potrebbero essere “fino a 20mila” i militari russi caduti in Ucraina nei circa tre mesi e mezzo trascorsi dall’inizio dell’invasione. Lo affermano fonti occidentali governative citate oggi a Londra dai media britannici, ridimensionando sia l’indicazione di 31.700 morti evocata ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sia – apparentemente – la tendenza indicata alcune settimane fa dalla stessa intelligence britannica, che già a metà aprile accreditava un dato di almeno 15mila soldati e ufficiali uccisi tra le forze di Mosca.
19.18 Media, 42mila richieste al Cremlino su soldati “dispersi”
Nel mese di aprile il Cremlino ha ricevuto quasi 42mila richieste di informazioni su soldati che risultano dispersi o catturati in Ucraina da parte di loro amici o familiari. Lo riporta il portale investigativo russo IStories, citato dal Moscow Times, precisando che non ci sono riscontri su quante di queste segnalazioni siano state esaminate o abbiano ricevuto risposta. L’ultimo bilancio ufficiale di Mosca risale al 25 marzo ed era di 1.351 soldati caduti.
19.13 Ucraina: Di Maio, coinvolgere Onu per portare Putin al tavolo
Per far ripartire i negoziati di pace e fermare la guerra in Ucraina, “dobbiamo promuovere iniziative collegiali a livello internazionale che vedano a capo le Nazioni Unite: solo facendo vedere che tutta la comunità internazionale vuole la pace porteremo Putin al tavolo”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando a Parigi a margine della ministeriale Ocse.
18.24 Ucraina: Bloomberg, atteso ok Commissione a candidatura Ue
La Commissione europea dovrebbe raccomandare la prossima settimana di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’Ue con alcune condizioni legate allo Stato di diritto e alla legislazione anticorruzione. È quanto anticipa Bloomberg che cita fonti che hanno familiarità con il dossier. Il parere della Commissione dovrebbe arrivare nella riunione del Collegio del 17 giugno. La decisione però essere confermata dai capi di Stato e di Governo dell’Unione europea che si riuniranno a Bruxelles il 23-24 giugno.
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