Agenzie immobiliari, società interdette e prestanome: la camorra controlla quasi tutto. L’affondo di Gratteri: “Siamo al liberi tutti”

0
3.784 Visite

Agenzie immobiliari, Caf, attività interdette nelle mani di prestanome. In tutta la provincia di Napoli, in particolare nell’area giuglianese, la camorra è tornata prepotentemente in auge. Tante le attività e i settori letteralmente dominati dalla malavita. Lo Stato ha gettato la spugna, come evidenziato dall’incredibile passo indietro con la nuova norma sulle interdittive, ormai di difficile applicazione.

Che lo Stato stia facendo enormi passi indietro sul contrasto alle mafie è ormai opinione diffusa anche tra gli addetti ai lavori. Il procuratore Nicola Gratteri, intervenuto al Maurizio Costanzo Show, è stato molto esplicito in tal senso, con un discorso che abbraccia argomenti diversi da quelli toccati in avvio di articolo.

Draghi è un esperto di finanza. Punto. Quando parliamo di sicurezza o di riforma della giustizia, non ci siamo proprio”. È un Nicola Gratteri a tutto campo quello che andrà in onda domani sera al “Maurizio Costanzo Show”. Ospite al teatro Parioli di Roma, il procuratore della Repubblica di Catanzaro non le manda a dire e ne ha per tutti a poche settimane dalla notizia che la ‘ndrangheta sta progettando di ucciderlo mediante un attentato esplosivo. Dalla lotta alle cosche mafiose al rapporto tra la magistratura e la politica. Gratteri non si risparmia rispondendo alle domande di Maurizio Costanzo: “C’è un’aria di restaurazione – dice il magistrato – C’è un’aria di liberi tutti. È un momento brutto per il contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata e alla criminalità comune. È un momento in cui la magistratura è molto debole. Sono stati fatti degli errori e la magistratura non ha avuto il coraggio di autoriformarsi. Quindi in questo momento c’è una sorta quasi di vendetta della politica nei confronti della magistratura dopo 30 anni”.

“Oggi – aggiunge – si stanno facendo modifiche normative in Parlamento, ma soprattutto nel governo e poi il Parlamento ratifica. Il Parlamento è gestito da 8-10 persone, non di più. Gli altri votano quello che dicono quelle 8-10 persone. In questo momento c’è un governo dove, dal mio modestissimo punto di vista, Draghi è un esperto di finanza. Punto”. Chiaro il riferimento di Gratteri alle iniziative che il governo, in questi mesi, sta portando avanti sui temi della sicurezza e della riforma della giustizia. “Non ci siamo proprio”. E il Parioli applaude il magistrato che il Consiglio superiore della magistratura e le sue correnti non hanno voluto a capo della Direzione nazionale antimafia. Il 4 maggio, infatti, il Csm lo ha bocciato grazie anche ai voti determinanti del presidente e del procuratore generale della Corte di Cassazione. Contro il procuratore di Catanzaro hanno votato pure due dei tre consiglieri del Csm indicati dal Movimento Cinque Stelle che poi, attraverso i parlamentari calabresi, ha definito la mancata nomina di Gratteri alla Dna “alquanto incomprensibile” e “senza dubbio un’occasione persa”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti