Marano, alla Socrate-Mallardo chiusa la tre giorni della “Pace itinerante”

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Ieri, mercoledì 13 aprile, presso la centrale dell’Istituto Comprensivo Socrate-Mallardo, si è conclusa la tre giorni di manifestazioni avente come oggetto “la Pace itinerante. Durante i tre giorni gli alunni della scuola dai più piccoli della scuola dell’infanzia fino ai ragazzi della secondaria di 1° grado hanno prodotto lavori di drammatizzazioni recitazioni, suoni, canti e poesie inneggianti alla Pace e alla libertà del vivere in un mondo a misura d’uomo. Dopo due anni di chiusura all’ esterno della scuola ad ogni manifestazione a causa della pandemia gli spazi esterni dell’Istituto hanno accolto centina di genitori tutti canonicamente con mascherina che seguendo un itinerario prestabilito hanno potuto osservare i lavori ,ascoltare brani teatrali e musicali e poetici dei propri figli in una cornice di assoluto entusiasmo per la ritrovata “normalità”. La tematica della manifestazione è stata la Pace e la libertà dell’uomo nel vivere consapevolmente le proprie scelte ed essere artefice del proprio destino. Gli alunni con i loro lavoro hanno detto no alla guerra in Ucraina e in tutte le parti del mondo, strumento, questo, di sola distruzione materiale e psicologica che ammazza i sogni dei bambini privandoli del gioco e dei loro sogni. Emozionante è stato il momento in cui Tre bambine ucraine fuggite dalla guerra e ospitate insieme ad altre nell’istituto hanno cantato in ucraino l’inno nazionale dell’Ucraina, negli occhi dei presenti si vedevano lacrime di dolore per la tragedia umana e di gioia nel vedere le piccole vivere di nuovo la loro essenza di bambine con spensieratezza, nonostante il loro cuore fosse stato trafitto da laceranti ferite dalla guerra. Contestualmente i ragazzi della Socrate hanno inteso anche mandare un serio segnale alla comunità maranese, alle autorità affinché vengano programmati dei seri percorsi per isolare la frange della camorra, vero cancro per il territorio offeso e depredato da sciacalli che negli anni hanno pensato solo ad arricchirsi.

Le due tematica: negazione della guerra e isolamento della camorra sono similari perché entrambe posso essere eliminate con la cultura, arma vera per la vittoria del bene sul male, da qui l’esortazione del Dirigente Scolastico Prof.sssa Teresa Formichella agli allievi dì studiare per realizzare un futuro a misura d’uomo senza più drammi di guerra e per il riscatto del territorio maranese che passa attraverso la libertà individuale di autodeterminarsi che si acquisisce con la cultura. Ultimo atto di questi entusiasmanti tre giorni i ragazzi della Socrate hanno piantato nel giardino antistante l’entrata principale della scuola un albero di ulivo simbolo di Pace e di libertà. Nel suo discorso conclusivo la Preside – volano di una istituzione scolastica che diventa di anno in anno punto di riferimento socioculturale e fucina di eccellenza culturale nel territorio a nord di Napoli – ringrazia i genitori per essere intervenuti, i docenti e i non docenti che ogni giorno lavorano con passione e serietà per la crescita dei futuri cittadini e i ragazzi per aver fatto vivere momenti emozionanti pieni di empatia e condivisione. L’evento è stato possibile grazie al gran lavoro delle due funzioni strumentali, Prof.ssa Daniela Ruggiero e Dominique Pellecchia, che con capacità e competenze hanno toccato le corde del cuore dì tutti i presenti.

Michele Izzo

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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