Marano: servizio idrico, esternalizzazione alla Società Acquedotti SCPA. Ecco i chiarimenti del “Gruppo Marano di Napoli in azione”

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LA GIUSTA REAZIONE… VEDIAMOCI CHIARO – Acquedotti SCPA -. Negli ultimi giorni si è appreso a mezzo canali social e tramite media locali che lo scorso 29.12.2020 con apposita delibera di giunta nr. 148, la Civica amministrazione maranese valutava l’esternalizzazione del servizio idrico cittadino alla Società Acquedotti SCPA. Molti cittadini hanno contattato il nostro Gruppo MARANO di NAPOLI in AZIONE per capire meglio di cosa si stesse parlando e soprattutto cosa fosse la Acquedotti SCPA? Conosciamo della Acquedotti SCPA, tramite anche la delibera di giunta nr. 148, che è una società consortile a prevalente capitale pubblico, con un socio di maggioranza privato, la Ottogas srl, che detiene il 49% delle quote mentre il restante 51% sono in mano a 9 Comuni tra cui l’Ente di Orta di Atella che, nella quota pubblica, ne detiene il maggior numero di azioni ovvero circa il 38% e ciò poichè nel 2001 fu il promotore della costituzione della citata società. Quindi, com’è giusto che sia, la società Acquedotti lavora analogamente ad una normale Azienda ed il proprio organigramma (lecito pensare dalla lettura della delibera 148 e che per sintesi se ne riporta in parte), dovrebbe essere così composto: un Consiglio di Amministrazione (formato da membri dei Comuni), un Presidente (scelto per quote di maggioranza dal comune di Orta di Atella) ed un Amministratore Delegato (deciso dalla società privata). Ebbene come in ogni azienda, si gestisce un bene, si vende un servizio, si guadagna e si dividono utili. A cosa vuole portare questo ragionamento? Nella Acquedotti SCPA le linee di condotta sono definite dai Comuni partecipanti, il CdA è la rappresentazione di questi ultimi e il Presidente del CdA è nominato ( per quote maggiori ) dal Comune di Orta di Atella, dunque le linee programmatiche che l’Amministratore Delegato deve perseguire sono espressione delle volontà degli Enti comunali. Da ciò possono scaturire, allora, talune domande ( ne riportiamo alcune ). Cosa accadrebbe nel caso in cui si manifestasse una difficoltà di incasso per il servizio idrico reso e quindi un aumento di debiti da parte della Società che è attiva nei territori di un Comune azionista della medesima Acquedotti SCPA ??? – Verrebbero aumentate le tariffe del servizio e le problematiche di un’altra Amministrazione, diversa da quella maranese, andrebbero spalmate sui comuni più virtuosi (se esistenti)? Continuando, al momento il comune di Marano di Napoli, come si evince dalla delibera di giunta nr 148/2020, ha enormi difficoltà nel recupero crediti relativi al servizio idrico, ebbene tale difficoltà andrebbe colmata con gli utili già in capo alla Acquedotti SCPA e, se così non fosse, che vantaggio ne ricaverebbe l’Ente? – Immaginiamo che la risposta, in tal caso, sia “certo che no”. L’esercizio finanziario della Acquedotti viene chiuso in funzione delle attività svolte nell’anno precedente e dunque in assenza dell’Ente maranese, quindi si deduce nessun vantaggio al momento per la nostra Amministrazione che invece avrebbe un esborso di euro per l’acquisto di quote/azioni (pari circa al 3%) dal comune di Orta di Atella. Altresì, quali sono stati e chi ha già vagliato i bilanci (almeno gli ultimi 5 anni) della Acquedotti SCPA e su quali basi si è fondata l’analisi COSTI/BENEFICI che potrebbe conferire nei prossimi anni abbastanza UTILI al nostro Ente comunale da poter essere messi nel proprio bilancio rientrando dai debiti attuali? Inoltre, dovendo il Consiglio Comunale discutere di un’eventuale esternalizzazione del servizio idrico, è doveroso domandarsi con quali criteri di scelta, l’attuale Amministrazione, indicherà i rappresentanti dell’Ente in Acquedotti e come verrà disciplinata la gestione del personale comunale già addetto al servizio idrico ? Per quanto tutto anzidetto si confida nell’attenta analisi della documentazione in possesso sia dei consiglieri di maggioranza che di opposizione poichè, seppure favorevoli ai parteneriati tra pubblico e privato utili al miglioramento delle condizioni sociali, è sempre bene avere lungimiranza in quelle attività di interesse collettivo e che spesso hanno ricadute nelle tasche dei cittadini/contribuenti. Dunque, data l’importanza della vicenda e quale fattivo contributo di pensiero, nonchè con l’intento di tutelare sempre la nostra Città, si chiede la costituzione di una “Commissione speciale” composta da personalità competenti in merito, che rappresentino le diverse anime consiliari e che possano evidenziare nel dettaglio ogni aspetto connesso da un lato alla Società Acquedotti SCPA e dall’altro alle ricadute sia verso l’Ente maranese sia verso i cittadini ( sembrerebbe che talune tariffe applicate dalla Acquedotti SCPA possano favorire nell’anno solo nuclei familiari mono o bicomponenti e nell’ordine di qualche decina di euro, viceversa sfavorire famiglie pluricomponenti – 4/5 persone – ). In ultimo ricordando che, nell’accezione più generale del termine, l’ACQUA è un BENE PUBBLICO bisogna sempre tutelare gli interessi pubblici ovvero gli interessi dei CITTADINI MARANESI. Gruppo Marano di Napoli in Azione.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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