PRIMO CONSIGLIO DELL’ERA VISCONTI, TORNA IL PAGELLONE DI TERRANOSTRANEWS. TENERONE BERTINI, PIROTECNICO PASSARIELLO

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Primo consiglio comunale dell’era Visconti, prime polemiche, primi interventi e prime pagelle per i protagonisti della politica cittadina.

Pasquale Coppola: Il consigliere dell’amministrazione Visconti, che era stato indicato in campagna elettorale quale papabile candidato per il ruolo di presidente dell’assise cittadina, si prende mezza rivincita. Al primo giro prende 8 voti, tra cui sette dell’opposizione. Sette nel secondo round, prima che il quorum consenta a Paragliola, il consigliere amico che gli ha “scippato” la presidenza, di conseguire i necessari numeri. Non passa invece la proposta di devolvere il primo gettone di presenza dei consiglieri ai servizi sociali. Coppola è il più esperto della pattuglia di Visconti, composta perlopiù da giovani alle prime armi. Si muove come suo solito: un colpo al cerchio e uno alla botte. Democristiano nel Dna, ma anche uno dei pochi ad avere qualche nozione su come si gestisce un ente.

Pasquale Albano: per una volta smette gli abiti da consumato democristiano, è inizia a randellare fin dai primi minuti. Le quote rosa, il mancato sostegno ad Abbatiello da parte della maggioranza, stoccate all’assessore “giuglianese” Taglialatela e alla consigliera Fanelli. Poi ingaggia uno scontro con il segretario generale sulla presunta incompatibilità della Fanelli e chiude con pirotecnico attacco alla consigliera Carandente, rea di averlo apostrofato in malo modo durante la campagna elettorale. Era Albano o Che Guevara?

Teresa Giaccio: le canta da par suo alla Fanelli, quando quest’ultima, anziché entrare nel merito della presunta incompatibilità, sposta l’attenzione sulle tante iniziative fatte sul fronte della lotta alla violenza di genere. Ricorda ai presenti che il Pd, partito di governo, è una delle cause del dissesto finanziario del Comune. Ricorda ancora che anche le vecchie giunte hanno responsabilità nello scioglimento dell’ente per infiltrazioni malavitose. Polemizza con il segretario generale Rosania, che alla fine però resta sulle sue posizioni. Tignosa, minaccia tempesta per i prossimi consigli.

Vincenzo Passariello: è l’autentico showman della serata. Presiede i lavori prima dell’elezione di Paragliola. Lo mette in “riga” più volte. Ha l’arduo compito di doversi destreggiare mentre la folla, inferocita, chiede lumi sulla questione di via Marano-Pianura. Battute a ripetizione e stoccate all’indirizzo di Bertini, che a suo dire è già con due piedi in maggioranza. Funambolico, anzi pirotecnico.

Mimmo Paragliola: corona il suo sogno: è il nuovo presidente del Consiglio comunale. Non era gradito a tutti, ma alla fine ci è riuscito grazie al sostegno determinante del primo cittadino. Il suo discorso e i suoi primi interventi sono improntati al “volemose bene”. Ma dai banchi della minoranza – almeno una parte – non c’è alcuna voglia di affratellarsi. Ecumenico.

Mauro Bertini: tenerone come non mai, le uniche stoccate le riserva al suo unico nemico, il suo chiodo fisso. Tenero come un grissino, contrariamente al passato, non si arrabbia, non sbraita, non attacca. Sta sulle sue, si limita a proporre la Fanelli come vicepresidente dell’assise e salva Visconti quando lancia la proposta di convocare un consiglio monotematico sulla questione della frana di via Marano-Pianura. La gente, molte delle quali vicine ad un ex consigliere dell’Altra Marano, si placa in un battibaleno. Riccardo Cocciante avrebbe detto: era già tutto previsto.

 

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