Camaldoli, scoppio in piscina: indagato manager del gpl

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Un serbatoio difettoso. Un conduttore di gas che doveva alimentare la piscina nella quale si allenava un’intera comunità di sportivi in zona Camaldoli, che non è stato è stato monitorato, che non è stato controllato, facendo da detonatore di uno scoppio improvviso. Negligenza e imperizia – come recita il codice – che hanno provocato la morte di un dipendente dell’impianto sportivo e il ferimento di altri inservienti, per non parlare della distruzione o danneggiamento di auto in sosta.

Brutta pagina di cronaca, quella legata alla morte di Davide Conato, dipendente della piscina «Winner Asd Ariete», travolto dalla esplosione improvvisa avvenuta all’interno del complesso di via Guantai all’Orsolona; e al coinvolgimento di Mario Moccia, pensionato e collaboratore di fatto della Demagas Molisana, nonché padre di dipendente nei ranghi della stessa società: insomma, una tragedia del lavoro avvenuta il 17 gennaio del 2017.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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