Gli asili nido comunali a Marano, si sa, non godono di molta fortuna. Quello di piazzale Dalla Chiesa, in un’area confiscata alla famiglia Simeoli, anche grazie alla complicità di alcuni funzionari e dipendenti comunali, non è mai stato completato. Fu finanziato dalla Regione per 700 mila euro, ma l’ente comunale non solo ha sprecato i fondi (senza completarlo) ma non ha mai individuato e punito i responsabili di tale vicenda. Poco meno di un anno fa chiedemmo lumi al dirigente Di Pace, sì proprio lui, il dirigente che ha detto sì all’installazione di un gazebo in una zona super tutelata, ma non abbiamo ancora ricevuto risposte. Ci spiegò che avrebbe chiesto una relazione ai tecnici e che avrebbe, se fosse stato necessario, avviato un procedimento disciplinare in caso di ostruzionismo. E’ passato quasi un anno e nulla si è fatto. Una delle tante promesse non mantenute sotto la gestione commissariale, che nulla ha fatto per sgomberare le strutture abusive acquisite dal comune ma ancora occupate da privati. Non si sa nulla sul capannone di via Vallesana, sul famigerato Giardino dei Cinque Sensi, su una marea di beni occupati illegalmente. Nessuno chiede, nessuno si informa, nessuno sollecita. Triste storia di un commissariamento e di dirigenti palesemente non altezza del compito. Perché, ci chiediamo, Cinque Stelle e Lega non inviano gli atti al governo? Perché nessuno chiede di far luce sulla vicenda? C’è qualcuno che vuole tutelare ancora vecchi interessi? C’è qualcuno che sta provando ad insabbiare tutto? Perché Lega e Cinque Stelle o Potere al Popolo, che dicono di aver a cuore la legalità, non si battono per queste cose, anziché limitarsi alle pur importanti buche stradali? Allo stesso tempo rivolgiamo un accorato appello anche alle forze dell’ordine, ai carabinieri diretti dal capitano Lo Conte, al tenente Tessitore, affinché ci diano una mano (a noi e ai cittadini perbene di Marano) per fare chiarezza sul caso, ma soprattutto per individuare i responsabili.
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