Oggi, presso il teatro della chiesa Santa Rita di Villaricca, si terrà una rappresentazione teatrale o meglio un “laboratorio sperimentale teatrale” che vede coinvolti un gruppo di ragazzi afferenti al Servizio Psicoeducativo del Centro Serapide di Villaricca. Un progetto nato dalla volontà di operatori esperti come la dott.ssa Iovine Maria Vittoria e la dott.ssa Scigliuolo Francesca che seguono ormai da tempo gli stessi ragazzi in altre attività laboratoriali presso il servizio di riabilitazione. Questo laboratorio è il frutto di interventi mirati allo sviluppo di abilità cognitive, che coinvolgono funzioni mentali quali comprensione, attenzione, memoria, linguaggio e vissuto emotivo. Il trattamento psicoeducativo rivolto a ragazzi con Diagnosi dello Spettro Autistico prevede un lavoro di stimolazione continua che coinvolge lo sviluppo dell’intera persona in particolare un potenziamento della sfera socio relazionale. Gli obiettivi primari su cui si basa tale progetto sono relativi alla consapevolezza di Sé, all’aumento dell’autostima, potenziamento e stimolazione della comunicazione espressiva, riconoscimento delle emozioni primarie. In realtà gli obiettivi sono molteplici, così come le modalità d’intervento per promuovere lo sviluppo delle abilità relative alle diverse aree. Questo lavoro ha permesso la scoperta di un grande interesse e coinvolgimento da parte degli stessi ragazzi.
È stata una sorpresa scoprire una forte motivazione, cooperazione ed anche competizione nell’esecuzioni delle performance che spesso hanno fatto emergere creatività e particolari spontanei da parte dei ragazzi coinvolti. Non è la prima occasione dove ragazzi con disabilità si misurano e si esprimono in un contesto esterno. Infatti grazie alla disponibilità , sia in termini organizzativi che di risorse, del coordinatore del sevizio il dottore Saverio De Vita, dell’equipe di lavoro e dall’ intero Servizio Psicoeducativo del Centro Serapide, che ha stipulato diverse convenzioni sul territorio, ormai da tempo si cerca di promuovere un intervento più esterno e libero “dalle mura del centro” , un intervento propenso a promuovere esperienze diversificate esterne. Con questi progetti si cerca di promuovere una visione globale del paziente dove i limiti possono essere visti come punti di riferimento da cui partire per puntare alle risorse del singolo ragazzo, le sue potenzialità inespresse cercando di guardare oltre per capire dove poter arrivare.
Come ogni lavoro si incontrano difficoltà che trasformate in sfide ed con l’adeguata apertura mentale rivolta all’accettazione dell’altro è possibile proiettarsi in una dimensione che via via diventa sempre più reale. Questo lavoro ne è la prova, un lavoro di un anno, racchiuso in preziosi minuti, in grado di coinvolgere gli attori e spettatori suscitando forti emozioni. In fondo questo è il teatro andare oltre un copione rappresentando ed esprimendo parti di sé, interagendo con spontaneità e creatività in un clima sereno, dove le persone con difficoltà nell’area relazionale appaiono come tutti noi, forse anche meglio! La rappresentazione di quattro emozioni quali la tristezza, la sorpresa, la felicità e la rabbia ha permesso ad ognuno di loro di tirare fuori costruendo insieme, a partire da vissuti personali,il copione rappresentato, il tutto condito da improvvisazioni e fantasia proprio come sanno fare dei veri attori!
Esperienza impegnativa e coinvolgente e ricca di emozioni….
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