Con quali credenziali si presenterà a Marano – sempre che la sua offerta sia ritenuta valida dalla Stazione Unica Appaltante – la ditta che si è piazzata al primo posto della graduatoria finalizzata all’aggiudicazione dell’appalto quinquennale da circa 30 milioni di euro?
Tekra è un’azienda con sede ad Angri, in provincia di Salerno, e da tempo opera o ha operato in alcuni comuni siciliani. Ad Acireale, ad esempio, dove si è aggiudicata un appalto con un 6,10 per cento di ribasso (offerta economica) che venne ritenuto (in un primo tempo) anomalo anche dalla commissione di gara siciliana. Identico film di ieri, insomma. Tekra, che ha ottenuto il massimo del punteggio tecnico (80 punti), ha presentato un’offerta ritenuta per ora anomala anche per il comune di Marano.
Sorge il sospetto che sia una precisa strategia aziendale e che la ditta, con le successive giustificazioni, riesca poi a far passare il suo piano industriale. Sarà interessante capire se riuscirà veramente a mettere in campo ciò che è descritto nel progetto presentato alla Sua. Un super progetto. Ma sarà realmente così?
Ad Acireale Tekra, nel marzo scorso, venne “pizzicata” dalla guardia forestale e dalla polizia. Presso il cantiere furono accertate non poche irregolarità: abbandono incontrollato di liquidi al suolo, misto a fanghiglia e schiuma, proveniente da lavaggio degli automezzi, mancata tenuta di registri di carico e scarico rifiuti, riduzione volumetrica e stoccaggio della differenziata, mancato rispetto della normativa antincendio. Accertata anche la presenza di due “cassoni scarrabili” ricolmi di vetro misto a plastica, sughero e altro materiale, abbandonati anche a terra nelle vicinanze.
Fonte Catania Today
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