Marano. Urbanistica, Tributi e Patrimonio: i grandi “mali” evidenziati nel decreto di scioglimento del Comune. I commissari come vogliono agire?

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Ma i commissari straordinari appena insediatisi hanno letto la relazione che ha portato allo scioglimento del Comune?

E se l’hanno letta (come dovrebbe essere), cosa pensano di fare (a parte l’avvio delle procedure per individuare i capi settore di tre aree) per debellare le criticità evidenziate nel dossier a firma della commissione d’accesso agli atti e dell’ormai ex prefetto di Napoli Pantalone? Quali decisioni intendono assumere per i settori della pubblica amministrazione finiti pesantemente nel mirino della commissione d’accesso, del prefetto e degli altri organi inquirenti?

Rileggiamo qualche passaggio.

Urbanistica- questione C17, mancati abbattimenti e abusivismo edilizio

“L’atto deliberativo di revoca della lottizzazione -com’era prevedibile – è stato annullato dal Tar per vizi procedurali, con l’effetto di pregiudicare la possibilità di esame nel merito del provvedimento voluto dal commissario ad acta.

L’opzione scelta dalla giunta (Liccardo ndr) nel disattendere palesemente un disposto normativo, nonostante i pareri contrari del segretario comunale, del dirigente dell’area tecnica e del consulente legale dell’Ente, ha finito per favorire, o non contrastare, la posizione privilegiata dei proprietari delle aree, alcuni dei quali contigui alla criminalità organizzata”.

“L’organo ispettivo, inoltre, ha rilevato come l’assenza di programmazione urbanistica abbia agevolato un inarrestabile e dilagante abusivismo edilizio, fenomeno contro il quale l’amministrazione non ha opposto alcun efficace azione di contrasto”.

Servizi finanziari.

“La criticità della gestione del settore economico-finanziario assumono indici di particolare rilevanza nei servizi di riscossione delle entrate tributarie e dei canoni di utenza, evidenziando un contesto di illegalità e di diffusa approssimazione dell’attività amministrativa. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato come anche la gestione dei canoni idrici sia organizzata in modo da favorire le famiglie legate alle organizzazioni malavitose, consentendo alle stesse di fruire dell’acqua senza versare gli oneri dovuti”.

Patrimonio.

“Anche la gestione del patrimonio ha mostrato gravi carenze, con la conseguenza che l’ente non ha incassato gli introiti dovuti da numerosi fruitori di beni pubblici. Anche a questa criticità corrisponde un vantaggio soprattutto per soggetti legati alla criminalità, che occupano gli alloggi di edilizia pubblica sine titulo e senza versare alcun canone. Analoga situazione è stata riscontrata con riguardo all’occupazione degli stand del mercato ortofrutticolo”.

Conclusioni.

Il complesso delle situazioni evidenziate, corroborati dagli accertamenti delle forze di polizia, è stato oggetto di attenta analisi in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, allargata alla partecipazione del Procuratore della Repubblica e dai vertici della Dda e ai membri della commissione d’accesso. Il Comitato ha unitamente ritenuto l’azione dell’ente locale sviata dalle sue finalità essenziali a vantaggio della criminalità organizzata”.

 

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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