Calvizzano, il sindaco che non riconosce il diritto-dovere dei consiglieri di opposizione

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Il sindaco che non sa, o finge di non sapere, che tra i compiti – forse il più importante – dei consiglieri di minoranza c’è anche quello della verifica e del controllo degli atti amministrativi. E, nel contempo, qualora se ne ravvisino gli estremi di denunciare il tutto alle autorità giudiziarie. Cose note ai più, ma evidentemente sconosciute al primo cittadino di Calvizzano, famoso per i suoi concetti alquanto stravaganti sul significato di democrazia.

Gli ultimi scontri in Consiglio comunale, che hanno visto protagonisti Salatiello e il consigliere Sequino, ne sono prova lampante. I due se sono detti di tutti i colori. Ai ferri corti, per l’ennesima volta. E per l’ennesima volta la figura del presidente del Consiglio comunale, Antonio Mauriello, ne esce alquanto ridimensionata. A Calvizzano, infatti, accade di tutto, accade soprattutto chi parla in aula non venga tutelato. Interruzioni costanti, continue con un presidente che in più di un’occasione ha dato prova della sua incapacità nel gestire i lavori.

Quanto al botta e risposta tra Sequino e Salatiello, ecco qualche estratto di quanto accaduto pochi giorni fa. “Lei non fa politica, ma politica giudiziaria – ha tuonato Salatiello – e mi ha costretto a recarmi cinque volte alla Corte dei Conti e altre volte in Procura”. “A noi non ci appartiene la denuncia – ha aggiunto il sindaco – Noi vogliamo fare politica, naturalmente rispettando la legge. Da Sequino non accettiamo lezioni, ci lasci lavorare in pace”. Poi l’affondo finale: “Questa è la Lega e Sequino la impersonifica bene”. Parole che hanno dato il la alla bagarre in aula: “Il sindaco sta adottando un atteggiamento camorristico e intimidatorio, mentre il presidente del Consiglio sta avallando una dittatura, permettendo a Salatiello di interrompermi ripetutamente”, ha replicato Sequino.

Per il riferimento alla camorra il primo cittadino ha annunciato querela, mentre Sequino è intenzionato a sollecitare un intervento del prefetto di Napoli. Le tensioni tra i due si trascinano ormai da mesi. Non solo scaramucce verbali, ma anche esposti in Procura, manifesti e minacce di querele per diffamazione.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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