“Sono letteralmente rimasta esterrefatta dalle parole del presidente e amministratore dell’Eav che piuttosto che votarsi ad un religioso, mesto e doveroso silenzio pensa bene di trascorre il suo tempo, da ben 10 giorni, sui social a deresponsabilizzare se stesso e i suoi ben profumatamente pagati dirigenti. E’ grave ed è un insulto all’intelligenza della magistratura e dei cittadini parlare di “eventuali” responsabilità. E’ grave ed è un insulto alle vittime della tragedia ridurre il proprio compito, da ben 300 mila euro l’anno, a dover semplicemente assicurare le risorse per la sicurezza. E tutto il resto?” Lo afferma la consigliera regionale campana indipendente Maria Muscarà, per la quale “l’unica cosa che avrebbe dovuto fare immediatamente dopo la tragedia ma se n’è ben guardato, sarebbe stato rassegnare le dimissioni. Tanto più alla luce di quanto starebbe emergendo sulla mancata sostituzione dal 1989 dei freni di servizio della funivia, come ha raccontato qualche giorno fa il giornalista Michele Buscè”.
“Nei prossimi giorni, poiché abbiamo il dovere di capire fino in fondo tutti gli aspetti tecnici commerciali e informativi di questa incredibile tragedia – annuncia Muscarà –, chiederò l’accesso agli atti”.
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