Silenzio stampa per Conte in vista del Torino per i funerali di Papa Francesco

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Conte, che ha scelto il silenzio stampa per concentrarsi totalmente sulla squadra durante i giorni di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, ha chiesto ai suoi massima concentrazione: no alle distrazioni, sì al focus totale sul campo. L’avversario, il Torino dell’ex collaboratore Vanoli, è squadra temibile: rinforzata dal mercato di gennaio, con giocatori di spessore come Ricci, Adams, Casadei ed Elmas, ha perso solo due volte nel 2025.

Il Napoli di quest’anno, invece, ha fatto della fase difensiva la sua arma principale, registrando numeri da record non solo in Italia, ma anche nel panorama calcistico europeo.

Con appena 25 gol subiti in 33 partite – una media di 0,75 a partita – gli azzurri guidano la classifica delle migliori difese nei top cinque campionati europei. Un risultato frutto di un’organizzazione meticolosa e di un lavoro costante sul reparto arretrato: ben 15 partite concluse senza subire reti, quasi una gara su due. Il confronto con la scorsa stagione è eloquente: il Napoli ha incassato 16 reti in meno rispetto allo scorso anno e solo due in più rispetto alla stagione dello scudetto targato Spalletti.

Antonio Conte, fin dalla sua presentazione lo scorso giugno, aveva indicato chiaramente la priorità: ricostruire l’equilibrio perduto, partendo proprio da quei 48 gol subiti che avevano accompagnato la disastrosa annata del decimo posto. La svolta è arrivata grazie a un assetto difensivo più compatto e a una fase di non possesso più ordinata e intensa.

A Monza, nonostante qualche rischio, la retroguardia ha tenuto. E c’è stata anche una buona prova all’esordio da titolare in Serie A per Rafa Marin. Il giovane spagnolo ha convinto e potrebbe trovare spazio anche nella sfida contro il Torino, anche se l’obiettivo dello staff tecnico resta il recupero di Alessandro Buongiorno, ex granata, ancora alle prese con una fastidiosa tendinopatia all’adduttore.

Per ovviare all’assenza di Neres, Conte valuta soluzioni offensive più tecniche: Raspadori potrebbe partire dal 1’, forte di tre reti e un assist nel 2025 in appena 507 minuti. Il Napoli potrebbe adottare un 4-2-3-1, già visto nel finale di Monza, oppure un 4-4-2 dinamico, con McTominay a inserirsi da sinistra e Raspadori alle spalle di Lukaku. In ballottaggio sulla fascia sinistra anche Spinazzola e Olivera, mentre a centrocampo dovrebbe rivedersi Anguissa dall’inizio.

Al “Maradona”, atteso l’ennesimo sold-out della stagione – il dodicesimo – a conferma dell’entusiasmo che circonda la squadra. Il presidente De Laurentiis seguirà la partita dalle Maldive, dove si trova in vacanza, dopo essersi battuto per non rinviare la sfida tra Inter e Roma. A cinque giornate dal termine, il Napoli resta in corsa per lo scudetto. Una corsa costruita sul cemento armato di una difesa ritrovata e su un’identità tattica che, sotto la guida di Conte, si fa ogni giorno più solida

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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