Cosa tocca leggere, cosa tocca sorbirsi. Quelli che sosteneva e hanno sostenuto i peggiori sindaci e assessori del territorio, alcuni arrestati e condannati per fatti mafiosi, altri sciolti per camorra o invischiati in gravi inchieste, si permettono anche il lusso di fare editoriali per stigmatizzare e criticare il comportamento di coloro che, dopo l’invio di una commissione d’accesso al Comune, si sarebbero lasciati andare a qualche commento o che dicevano, in tempi non sospetti, che sarebbe arrivata.
Lecchinate, servilismo e cortigianerie. Definire “editoriali” quelle che appaiono come palesi difese d’ufficio di chi sembra inesorabilmente avviato verso l’ennesimo scioglimento per mafia appare una forzatura che tradisce la deontologia giornalistica. Termini troppo aulici per gente abituata a leccare da mani a sera e che, da un giorno all’altro, si è autodefinita esponente dei media.
Da chi proviene questa indignazione a comando? Proprio da coloro che, con una singolare costanza, inanellano errori di valutazione e previsioni clamorosamente smentite dai fatti. Questi sedicenti opinionisti tentano, con malcelata strategia, di indirizzare il flusso informativo verso una specifica cerchia politica dell’hinterland nord, un ambiente notoriamente contiguo a figure di “sistema” tutt’altro che immuni da ombre. Almeno noi di Terranostranews possiamo rivendicare, con orgoglio, di aver quasi sempre centrato le nostre inchieste, le nostre previsioni e, soprattutto, di mantenere una distanza siderale da figure politiche lambite da sospetti di mafia.
Dopo aver scritto che “Bertini dimostrerà la sua innocenza” (pochi mesi dopo l’ex sindaco fu condannato a 12 anni e mezzo in primo grado), dopo aver sostenuto a spada tratta Visconti, poi sciolto per camorra, dopo essere stati vicinissimi anche al suo vicesindaco, poi finito in un’inchiesta sui rifiuti e accusato di corruzione, questi personaggi, questi adulatori, che hanno le mani in pasta ovunque, anche nei festival cittadini, ora ci propongono predicozzi, morali e insulti. Se aveste un po’ di dignità e se beveste un po’ meno, forse vi nascondereste – insieme al sindacalista sfasulato che crede di essere il nuovo Benedetto Croce e che sostiene che in città va tutto bene, e all’ex segretario di partito che sosteneva con forza la giunta Perrotta-Iacolare, in quel posto…Quello solito: in fondo a destra.
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