E’ adesso se ne accorgono anche gli altri giornali dell’area Nord che a Giugliano urge, o quanto meno sembra essere imminente, l’invio di una commissione di accesso agli atti da parte della Prefettura di Napoli. Noi di Terranostranews lo stiamo scrivendo dai tempi dell’Amministrazione Poziello, periodo in cui si sarebbero concretizzate – secondo gli inquirenti, procura e Dda di Napoli – pratiche corruttive, tangenti, favoritismi e clientele di ogni tipo sia per avvantaggiare il clan che gli amministratori stessi. E l’abbiamo scritto anche diversi mesi fa allorquando alcuni consiglieri, dirigenti, poi il sindaco Pirozzi in carica e altri esponenti politici finirono in altri filoni d’inchiesta con accuse gravissime: corruzione, truffa e falso ideologico. Le ultime indagini della Dda di Napoli, culminate con l’arresto dell’ex sindaco di Giugliano Antonio Poziello e di altri 24 esponenti tra consiglieri, affiliati, ex assessori comunali, hanno evidenziato che il clan Mallardo avrebbe condizionato l’amministrazione comunale di Giugliano in Campania, intervenendo nella campagna elettorale per le elezioni comunali nel settembre 2020.
Insomma siamo dinanzi ad un quadro nero, nerissimo. E non basta che un affiliato abbia ribadito che “Pirozzi è un carabiniere” – lo ripetiamo perchè alcuni giornali provano a marciarci su questa affermazione – in quanto le commissioni di accesso vengono nominate allorquando si palesa la necessità di verificare se emergono concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori e del personale dipendente. Non solo la politica, dunque, ma anche gli apparati tecnici e burocratici.
Ora non è detto che l’Ente debba essere sciolto, ma l’invio di una commissione di indagine rappresenterebbe un atto dovuto al quale il Prefetto di Napoli ci auguriamo non si sottragga. E’ noto che a Giugliano l’influenza di deputati e senatori può in qualche modo condizionare le scelte, ma qui c’è di mezzo la vita dei cittadini, il bene pubblico, la trasparenza, la necessità di vederci chiaro e tutelare la legalità in un’area da sempre sotto i riflettori.
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