Ucciso e poi sciolto nell’acido: con il rito abbreviato, nella giornata di oggi, sono stati condannati altri tre uomini di punta del clan Polverino: si tratta di Raffaele D’Alterio (‘a Signurina), Luigi De Cristofaro (“Mellone”) e Salvatore Simioli (‘o Sciacallo). Tutti condannati a 30 anni di reclusione per l’omicidio del giovane Giulio Giaccio, ucciso 25 anni fa in un zona boschiva tra Marano e Pianura. Il suo corpo fu sciolto nell’acido da sicari del clan egemone a Marano e nell’area flegrea e dei Camaldoli. In precedenza erano stati condannati, sempre alla pena di anni 30, Carlo Nappi e Salvatore Cammarota. A dieci anni, invece, il pentito Roberto Perrone, oggi collaboratore di giustizia. Giaccio fu ucciso per errore, uno scambio di persona, poiché Cammarota riteneva che intrattenesse una relazione con un suo familiare.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNewsUcciso per errore e sciolto nell’acido: condannati altri tre big dei Polverino
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