I presunti esponenti della cosca con base nel rione Monte Rosa, nella “33” e nel lotto T/A ieri mattina hanno rimediato ventotto condanne, per un ammontare di oltre trecento anni di reclusione. Per la quasi totalità degli imputati il gup Perrella è andato persino oltre le richieste della procura e le pene più severe sono state ancora una volta quelle incassate dai capi e promotori dell’organizzazione, i quali hanno incassato 20 anni a testa.
Questo, nel dettaglio, il dispositivo di sentenza pronunciato ieri mattina al termine del processo di primo grado celebrato con la formula del rito abbreviato: Arcangelo Abbinante, 20 anni; Francesco Abbinante, 14 anni; Andrea Arpino, 14 anni e 10 mesi; Luigi Basile, 9 anni e 4 mesi; Francesco Bartolo, 11 anni e 1 mese; Nicola Capasso, 18 anni; Paolo Ciprio, 13 anni e 4 mesi; Tommaso Ciriello, 9 anni e 4 mesi; Alessio Cuomo, 20 anni; Claudio Di Napoli, 12 anni; Alessandro Errico, 6 anni; Antonio Esposito, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese, 8 anni e 6 mesi (per lui è stato riconosciuto il “ne bis in idem” con un altro processo ed è stato condannato solo per alcuni episodi di spaccio); Guido Esposito, 11 anni e 4 mesi; Vincenzo Frattini, 6 anni e 8 mesi; Giovanni Gelsomino, 12 anni; Salvatore Mari, 20 anni; Gennaro Matuozzo, 10 anni; Giovanna Monetti, 11 anni e 1 mese; Salvatore Morriale, 8 anni; Francesco Nocera, 8 anni; Vincenzo Pagano, difeso dall’avvocato Nicola Pomponio, 12 anni con l’assoluzione dall’accusa di estorsione; Giuseppe Romano , 9 anni e 4 mesi; Gennaro Russo, 9 anni e 4 mesi; Patrizio Sergio, 20 anni; Salvatore Volpicelli, 8 anni e 10 mesi; Vincenzo Candido, 8 anni e 5 mesi; Domenico Martello, 11 anni e 1 mese; Vincenzo Carrino, 12 anni.
Fonte Il Roma
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