“Luminarie ed eventi a Marano, che tarantella!”: ci scrivono diversi commercialisti della città

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Gentile direttore, altro che dissesto finanziario o dissesto superato ma non del tutto: il Comune di Marano decide di spendere 46.000 mila euro in luminarie. L’Ente decide di destinare risorse proprie del bilancio per l’installazione di addobbi a carattere luminoso su tutto il territorio comunale. I finanziamenti della Città metropolitana, concessi per gli eventi, consentono agli enti di investire il 20% del budget assegnato (nel caso del Comune di Marano, massimo 26.000 euro sui 130.000 mila ricevuti) per l’installazione di luminarie. Ciò significa che il Comune intende quanto meno, se non in tutto, coo-finanziare in parte l’installazione degli addobbi. La modalità di scelta dell’operatore economico? Ovviamente affidamento diretto. Si legge nella determina del Responsabile del Settore Lavori Pubblici che: “Il servizio sarà affidato all’operatore economico la cui proposta risulterà, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione, tecnicamente ed artisticamente più adeguata ed economicamente più congrua.” Avviso indetto il 28 novembre. Ci sarà o c’è il tempo per le verifiche del caso? Attendere l’esito, richiedere l’antimafia, e poi affidare i servizi? Probabilmente non si attenderà. In tutto questo ci chiediamo se sia possibile che un Comune appena uscito dal disseto, e comunque ancora a rischio come ribadito più volte dal sindaco, destini parte delle proprie esigue risorse al finanziamento di spese puramente accessorie e non indispensabili per i servizi essenziali?

Lettera firmata da alcuni commercialisti del territorio

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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