Decreto migranti, giudici ancora contro il governo. A Bologna ricorrono alla Corte di giustizia europea

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Stanno proseguendo regolarmente al porto di Salerno le operazioni di sbarco dei 387 migranti arrivati a bordo della "Ocean Viking". Nonostante gli appelli rivolti da Regione Campania e Comune di Salerno a far osservare la quarantena a bordo dopo alcuni casi positivi emersi tra i profughi, le attività stanno proseguendo come da programma. La protezione civile, di volta in volta, sta distribuendo mascherine, panini e succhi di frutta ai migranti che, dopo le operazioni di foto-segnalamento, vengono trasferiti con pullmini in via Dei Carrari, nella sede della Protezione Civile, dove prosegue l'iter per lo smistamento nei centri individuati. TWITTER SOS MEDITERRANEE ITA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
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L’attacco giudiziario stavolta arriva da B0logna, all’indomani della solenne sconfitta della sinistra in Liguria e con sorprendente rapidità rispetto ai tempi tradizionali della giustizia italiana.

Il Tribunale di Bologna ha infatti rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo sui Paesi sicuri, in vigore da appena 4 giorni, per chiedere quale sia il parametro su cui individuare i cosiddetti Paesi sicuri e se il principio del primato europeo imponga di ritenere che in caso di contrasto fra le normative prevalga quella comunitaria.

Il rinvio è arrivato nell’ambito di un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh contro la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione.

“La giustizia in Italia in genere è molto lenta, salvo quando motivazioni politiche spingono i togati a essere rapidissimi”, commenta Maurizio Gasparri. “Ne abbiamo la conferma – osserva il presidente dei senatori di Forza Italia – dalla decisione del Tribunale di Bologna, che ha subito contestato il sacrosanto decreto del governo in materia di immigrazione sui Paesi verso i quali è lecito attuare dei restringimenti”.

“Da Bologna – prosegue Gasparri – ci giunge la notizia in un baleno che le toghe si rivolgono addirittura alla Corte di giustizia europea per contestare un provvedimento giusto, sacrosanto, che serve alla sicurezza del Paese. Ora abbiamo la conferma che c’è un governo che difende la sicurezza e la legalità e una magistratura che fa scelte diverse, con una sfida dal sapore politico che non ci sorprende e ci rafforza in un giudizio negativo che riguarda sì una minoranza di togati, ma che non può non estendersi a un intero corpo che non reagisce a questi atti politici, che vanno fuori dalle regole costituzionali vigenti. Dobbiamo difendere la politica per la sicurezza e per l’immigrazione del governo di centrodestra – conclude Gasparri – e contrastare l’uso politico della giustizia, che a Bologna registra un nuovo episodio”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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