Francia, l’ultimo sondaggio: la destra avanza ancora

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(COMBO) This combination of files pictures created on April 10, 2022 shows French far-right party Rassemblement National's (RN) presidential candidate Marine Le Pen posing during a photo session in Paris on October 20, 2021 and French President and La Republique en Marche (LREM) party candidate for re-election Emmanuel Macron posing for a photo session on March 7, 2017 at his campaign headquarters in Paris. - Emmanuel Macron is to face Marine Le Pen in the second round of the French presidential election it was announced on April 10, 2022. (Photo by Joël SAGET and Eric Feferberg / AFP)
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Si muove l’elettorato francese in attesa delle elezioni legislative che si terranno il 30 giugno e il 7 luglio per il rinnovo dell’Assemblea nazionale, sciolta dal presidente Emmanuel Macron dopo la batosta delle europee. Avanza la destra. Rassemblement National – blocco di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che comprende anche Marion Maréchal – è in testa con il 34%, seguita dal Nuovo Fronte Popolare, che raggruppa la sinistra francese, al 29% e poi al terzo posto Renaissance, il partito di Macron, al 22%. I dati emergono dal sondaggio Ifop pubblicato dal quotidiano Le Figaro che sottolinea comunque come il partito di Macron e del premier Gabriel Attal abbia guadagnato 4 punti rispetto al sondaggio di lunedì scorso.

Il rilevamento registra anche un alto interesse per le elezioni legislative del 30 giugno prossimo, con il secondo turno il 7 luglio, convocate da Macron dopo i risultati riportati dalla formazione di Marine Le Pen e Jordan Bardella alle europee del 9 giugno. Infatti il 64% degli elettori afferma che si recherà alle urne, 5 punti in più rispetto all’affluenza registrata alle legislative del 2022.

La campagna elettorale-lampo entra nel vivo. Martedì ci sarà il primo duello tv tra Bardella, Attal e il coordinatore nazionale del NFP, Manuel Bompard. Intanto gli analisti d’Oltralpe si interrogano sull’incognita rappresentata proprio dalla sinistra. NFP comprende France Insoumise di Mélenchon, i socialisti di Glucksmann, ecologisti, comunisti e via dicendo. Tutti uniti dal desiderio di fermare l’avanzata della destra, ma spaccati dalle divisioni interne.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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