L’INCUBO AEREI SU MARANO PERSISTE E IL SILENZIO “DI CHI PUÒ” ALEGGIA

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Stamattina mi chiedevo com’è che fosse caduto tanto silenzio sul grave problema “sorvoli aerei in decollo su Marano”. Che comporta reale e forte inquinamento acustico e dell’aria che si respira. Possibile che non ci sia un maranese con un briciolo di cervello a pensare che gravi forme tumorali lo stanno aspettando al varco? È solo questione di tempo. Non può essere diversamente. Non risulta che siano stati fatti o previsti controlli sul tasso di pericolosità di questa nauseabonda aria che aleggia su teste svuotate di ominicchi e donnette, che reputano più pericolosa una buca stradale che una caduta quotidiana di veleno da combustione di carburante di aerei, ripeto, in decollo. Quindi con motori spinti al massimo, di conseguenza è massiccio il consumo di carburante sparso su un territorio che comprende un centro storico densamente popolato. Quello che inorridisce è che questa gentaglia autolesionista non pensa neppure di mettere al riparo i loro figli da un destino quasi segnato. I cittadini subiscono come capre al pascolo. La sedicente politica, disperatamente inadeguata per la città, forse è tutta presa da qualche pensiero su un probabile scioglimento del Consiglio comunale e su un eventuale commissariamento. L’ennesimo. Tanto nulla sembra che sia cambiato rispetto al passato. Solito teatrino, stavolta, come altri, con immaturi personaggi che potrebbero essere la promanazione dei vecchi e compromessi interpreti di un tempo. È un’epoca in cui ci si affida al Caso, come si fa con la pallina che gira su una roulette. E il Caso potrebbe non accorgersi dello scempio che sta consumando questo assurdo paesone, senza testa e senza coda. Almeno questa l’illusione di questi vigliacchi Maranesi. Prima ho scritto di un silenzio sbalorditivo. Forse ci sono accordi tra amministratori locali, vertici regionali (con a capo il debordante De Luca, il reuccio, più che governatore della Campania) e Gesac, con in ballo interessi cosiddetti politici di gente di sinistra disposta anche a vendere la loro madre per fare carriere o per mungere denaro dalle casse pubbliche? Forse sono state promesse compensazioni (come all’epoca dell’inaugurazione della mega-discarica) per il turpe inganno a cui sono stati condannati cittadini non in grado di intendere e volere? Di certo, c’è puzza di qualcosa di losco iniziato con la promessa di una semplice sperimentazione che doveva durare fino a settembre scorso. Una colossale presa in giro a cui in nostri imbelli amministratori hanno fatto finta di credere. Sulla questione ho cercato di coinvolgere anche il comando della Compagnia Carabinieri, con una segnalazione tramite PEC. Speravo in un loro interessamento e una successiva interlocuzione con la Procura. Purtroppo, anche su questo versante silenzio assoluto. Non resta che maledire i responsabili di un’illegalità che è fuori da termini di logica, se non di Diritto. Sì, maledire quelli che hanno determinato questa situazione, i loro complici e quelli che continuano a fare finta di niente. Ribadisco che le maledizioni scagliate dalle persone perbene di Marano (poche purtroppo) sono estensibili alle famiglie dei responsabili.

Dott. Stefano Rinaldi Giornalista vecchio stampo

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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