Toti ai domiciliari per corruzione. Ma lui si dichiara “serenissimo. Non mi dimetto”

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“Siamo tranquillissimi”. Due parole, quelle pronunciate dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, entrando nella sua abitazione di Genova dopo la notizia dell’arresto ai domiciliari per corruzione. Il governatore ha risposto così ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla bufera giudiziaria abbattutasi su di lui. Nell’ambito dell’inchiesta della Dda genovese e dalla Guardia di Finanza Toti è stato arrestato con l’accusa di “corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”, ha fatto sapere  il procuratore capo di Genova Nicola Piacente. Le ordinanze riguardano anche Paolo Emilio Signorini, già presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale amministratore delegato di Iren, gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, l’imprenditore Mauro Vianello, del consigliere di amministrazione di Esselunga Spa, Francesco Moncada.

Una vicenda giudiziaria che avrà ricadute evidenti dal punto di vista politico. A partire dalla guida della Regione Liguria. Secondo quanto riporta il Secolo XIX ” ci saranno valutazioni sulla legge Severino“, nel frattempo la reggenza della Regione ricadrà su Alessandro Piana. Piana, imperiese, è il vice di Toti e dovrebbe subentrare anche in base a quanto stabilito dallo Statuto regionale, che prevede la sostituzione del governatore “in caso di impedimento temporaneo”. In caso di dimissioni del presidente Piana, della Lega, reggerà la carica fino alle elezioni regionali anticipate.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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