Elezioni, urne aperte: finalmente si vota

0
689 Visite

Seggi aperti, finalmente si vota dopo le lunghe ed estenuanti schermaglie elettorali. I partiti si sono resi conto di quanto potenzialmente sia deflagrante (non solo ai fini elettorali), il «granaio» del Sud ma rispetto alle tre grandi questioni – Pnrr, Rdc e Patto – le posizioni espresse sono diverse. D’altra parte, l’attenzione manifestata sull’agenda Sud potrebbe non essere sufficiente a scongiurare un altissimo rischio di astensionismo, figlio di una disaffezione e di una sfiducia nella classe politica che proprio a Napoli e in Campania ha fatto segnare soglie assai preoccupanti. Del resto, ancora ieri, un allarme in questo senso è stato lanciato proprio dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Secondo la leader di Fdi Giorgia Meloni, «il Pnrr non può essere un totem ideologico, va ridiscusso», per poi aggiungere che «si può anche alzare la soglia del 40% delle risorse destinate al Sud». Su un riesame del dossier Pnrr si è pronunciato anche il numero uno della Lega, Matteo Salvini: «Va modificato perché i costi sono cambiati e il piano è stato messo a punto quando i costi delle materie e delle energie erano un quinto: ora se faccio finta di niente non trovo neanche un’impresa che lavori sotto soglia. Quei fondi bisogna usarli presto e bene, però vanno rivisti i prezzi altrimenti le imprese non ce la fanno». Smorza i toni Antonio Tajani di Forza Italia: «Più flessibilità è possibile, ma non una rivoluzione». Per il Pd il segretario Enrico Letta è categorico: «Avanti con i 220 miliardi di euro del Pnrr. L’impegno che ci stiamo mettendo è quello di far sì che quei soldi vengano spesi».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti