Chiariamolo subito: chi scrive che il centro vaccinale non è stato aperto a Marano per mancanza di personale scrive il falso o una mezza verità. Chiariamolo ai cittadini e a quei pochi che ancora si ostinano a difendere il sindaco sterilizzatore di piccioni Rodolfo Visconti.
Il criterio scelto dall’Asl Napoli 2 nord, per questioni di bilancio e personale, è stato il seguente: un centro per ogni distretto sanitario. Marano fa parte del distretto 38, insieme con Quarto, ma Quarto ha allestito l’hub in tempi celeri. Per questa ragione l’Asl ha optato per Quarto e non per Marano. Altri comuni sono riusciti ad ottenerlo: quello di Mugnano (nella palestra del liceo Segrè) servirà anche Melito. Quello di Villaricca, invece, anche Calvizzano e Qualiano, tutti appartenenti al medesimo distretto sanitario. Non è questione di personale in senso stretto, dunque, ma di organizzazione nel distretto di competenza. Se Marano avesse fatto prima e avesse battuto i pugni sul tavolo avrebbe avuto il centro vaccinale. Siccome Visconti non ha alcun peso politico, non è sostenuto da nessuno a livello regionale, provinciale e nazionale ed è carente sotto il profilo organizzativo, nessuno se l’è filato.
Il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, ha rapporti migliori con l’Asl Napoli 2 nord, in particolare con il manager D’Amore. La storia è tutta qua: Quarto si è svegliata prima e ha avuto il centro vaccinale. Ai maranesi, agli anziani, ai fragili, non resta che affrontare i disagi della trasferta quartese.
Il sindaco di Marano, a un passo dallo scioglimento per mafia, ha un solo sostegno al momento: quello dei vari Castrese Schiano, Armando Orlando, Rosario Guida, Pasquale Coppola e Mimmo Paragliola, Luigi Savanelli, ovvero tutta la vecchia guardia del Pd locale. Non ha altro. Nulla.
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