Il Corriera della Sera ha intercettato due giorni fa nei corridoi del Senato anche Luigi Cesaro, accusato dalla procura di Napoli di voto di scambio, che ha sostenuto di essere stato contattato per un ministero in cambio del voto suo e di altri due “amici” senatori: “Il cronista del Foglio – scrive il quotidiano milanese – che gli parla a tre metri, ha lo sguardo perplesso. Ma quello, Giggino, s’indigna: ‘Guagliò, tengo tutte le prove ncopp’ o’ cellulare. Un mercato osceno. Mai visto niente di simile: è tutto sfacciato, tragico, penoso”, chiosa un altro senatore forzista.
Uno dei traditori di Forza Italia è invece Andrea Causin, che ha deciso di votare la fiducia al governo. Dopo il suo gesto, il partito lo ha espulso, anche se il senatore ha ammesso che la scelta “è stata sofferta” e di essere stato “contattato direttamente da Conte”.
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