Il Pd è una polveriera, ma i consiglieri (cinque su sei) non vogliono mollare Visconti e la giunta ormai a un passo dal capolinea. Oggi Pasquale Coppola, Annarita Savanelli, Maria Accongiagioco, Antonio Nastro e Domenico Paragliola diranno sì al bilancio previsionale e al piano triennale per le opere pubbliche, sprovvisto del progetto che contemplava la realizzazione di una scuola lì dove c’è il complesso del Galeota.
La segreteria cittadina dei dem, insomma, va per una strada, il 90 per cento dei consiglieri seguw invece la via del baratro. Via cavalcata alla grande da un consigliere in particolare, Pasquale Coppola, uno dei più esperti, ormai da tempo “folgorato” sulla via di Di Marino.
Battute a parte, è ormai evidente che Coppola gioca una partita tutta sua all’interno del partito: da uomo esperto qual è, sa bene che il Comune si avvia, con larghissima probabilità, verso lo scioglimento per camorra ma non vuole darla vinta ai suoi storici nemici interni al Pd, in primis a Matteo Morra, ex assessore della giunta Perrotta, e ai suoi “seguaci”, ovvero Roberto Sorrentino, segretario di circolo, e Francesco Vallefuoco, altro ex perrottiano.
Coppola, che ancora fino a pochi giorni fa sondava con Di Marino alcuni “terreni” (avrebbe, secondo i rumors, richiesto anche un parere al consigliere regionale Casillo), vuole andare a vedere il gioco fino in fondo. E’ convinto che Visconti, ma soprattutto la De Nigris, abbiano qualche asso nella manica per salvare l’ente dallo scioglimento.
Cosa del tutto non vera poiché la commissione arrivata a Marano, né tanto meno il prefetto Valentini, uno dei migliori approdati a Napoli negli ultimi anni, non si faranno in alcun modo condizionare da fantomatiche “pressioni” o assi nella manica esterni.
La commissione, a nostro modesto giudizio, ha tutti gli elementi per sciogliere il Comune di Marano: basta dare un’occhiata a qualche mandato di pagamento, a qualche bene confiscato non utilizzato, a qualche (parecchie) parentele scomode, a qualche abuso edilizio non rilevato e a qualche concessione edilizia o Scia. Senza contare il macello di via Corree di Sotto, che avrebbe dovuto spingere già i carabinieri e la Procura ad indagare qualcuno.
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