Questo regime fiscale super-agevolato durerà 15 anni, e nasce un po’ sulla falsariga dell’esempio-miracolo portoghese, attivato nel 2009 e che ha portato a vivere nella terra di Pessoa decine di migliaia di over 65 del Vecchio continente (e tremila nostri connazionali).
La prospettiva di trascorrere gli ultimi decenni della propria esistenza sentendosi dei nababbi pacificati, grazie a una pensione percepita quasi tutta in netto e di norma superiore agli stipendi indigeni, è delle più allettanti. Si è già visto con le Canarie e l’Algarve, e in subordine con Cipro, Malta e la Croazia, presi d’assalto dai pensionati italiani che hanno premiato, nonostante un fascino inevitabilmente a scartamento ridotto, pure la Bulgaria, grazie alle sirene di una tassazione allo zero per cento sulle pensioni lorde. Basterà trascorrere in Grecia almeno 183 giorni nell’anno solare, dopo aver dimostrato di volervi radicare il centro dei propri interessi, e la svolta di vita è servita. L’obiettivo del bellissimo paese mediterraneo, lentamente rimessosi in piedi dopo il default provocato dalla grande crisi internazionale di dodici anni fa, è naturalmente quello di beneficiarne a livello economico. Sia nel comparto immobiliare (i prezzi delle case sono ancora molto convenienti rispetto ai nostri standard) sia per quanto concerne la crescita dei consumi interni, dai servizi al commercio passando per la sanità privata.