In una palazzina di via Corree di Sotto risiederebbero otto famiglie, ma il Comune avrebbe notificato gli atti relativi alla mancata realizzazione dei pozzetti a norma per il contenimento dei liquami fognari soltanto a due. E’ una storia che abbiamo raccontato anche altre volte. Le due famiglie sono state raggiunte dai provvedimenti comunali (ordinanze, diffide, denunce e quant’altro) e le altre, secondo il loro racconto, non sarebbero state minimamente toccate. In via Corree di sotto, la famigerata strada degli sversamenti di liquami fognari nell’alveo dei Camaldoli, tutto si è fermato: diverse famiglie – a seguito di controlli e ordinanze comunali – si sono dotate dei pozzi a norma e pagano regolarmente i costi per l’espurgo. Tanti altri che, nella medesima zona, non solo non sono stati oggetto di controllo da parte dell’ente cittadino (iniziati un anno e mezzo fa) ma continuano a sversare liquami regolarmente nell’alveo dei Camaldoli.
Chi è in regola ora non nasconde il proprio malcontento e continua a scrivere alla nostra redazione, temendo che si stia favorendo qualche amico degli amici. Soltanto una parte, quella bassa, di via Corree di Sotto è stata effettivamente controllata da tecnici e vigili, l’altra, dove si annidano tante case abusive, nemmeno sfiorata dalle indagini. Il Comune – come promesso da qualche consigliere comunale con amici in zona (ce ne è più di uno) – vorrebbe realizzare un condotto fognario. Ben venga, ma ora si chiarisca la storia della palazzina (il tecnico comunale dorme o qualcuno non dice la verità?) e della parte dell’arteria non ancora controllata.
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