Il Comitato tecnico scientifico il 3 marzo scorso suggerì di applicare misure restrittive ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro. Lo si legge nel verbale della riunione, che ieri è stato pubblicato, insieme a tutti gli altri, sul sito della Protezione civile.
“Nel tardo pomeriggio sono giunti all’Istituto superiore di sanità i dati relativi ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro, entrambi situati in provincia di Bergamo, che sono poi esaminati dal Comitato tecnico scientifico – si legge nel verbale -. A proposito è stato sentito per via telefonica l’assessore Gallera è il direttore generale Caiazzo della Regione Lombardia che confermano i dati relativi all’aumento nella regione in particolare ai due Comuni sopra menzionati”.
Il quale premier sulla sua conoscenza dell’indicazione del Cts, nelle dichiarazioni pubbliche si è contraddetto, facendo riferimento a giorni diversi. Nella conferenza stampa dell’8 agosto scorso ha detto di esserne venuto a conoscenza il 5 marzo, dunque due giorni dopo la riunione del Cts. Ma il 2 aprile, in un’intervista al “Fatto quotidiano”, ricostruendo la vicenda lo stesso Conte aveva detto: “La sera del 3 marzo il Cts propone per la prima volta la possibilità di una zona rossa per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro”.
Di qui la domanda: il presidente del Consiglio quando ha saputo della proposta del Cts? La sera stessa in cui gli esperti l’avevano formulata inserendola nel resoconto della seduta o due giorni dopo come ha precisato al “Fatto quotidiano”? Questione non da poco, considerato il dilagare del contagio in Lombardia e il numero dei morti che ha provocato.