Dopo la diffida, è scattata l’ordinanza. Trentuno famiglie residenti in via Corree di Sotto, quelle che sversano liquami fognari nell’alveo dei Camaldoli (ma ve ne sono ancora tanti altri non ancora individuati dal Comune) devono “interrompere ad horas ogni tipo di scarico nel canale”. Nell’arco di 15 giorni sono obbligati, inoltre, a presentare all’ente cittadino (ufficio tecnico) una certificazione, firmata da un tecnico abilitato, che attesti l’avvenuto distacco e l’avvenuto raggiungimento delle condizioni di sicurezza, da ottenere mediante la realizzazione di pozzi neri o vasche in linea con i crismi di legge. Chi non si adeguerà, rischia lo sgombero e la segnalazione all’autorità giudiziaria.
L’elenco delle persone diffidate nei giorni scorsi dai vigili urbani era stamani, stranamente, nelle mani del solito consigliere comunale frequentatore assiduo degli uffici (meglio noto come il “Sergente Garcia”). Chissà come mai e chi è la persona che ha fornito, ancor prima della pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente, atti pubblici di tale rilevanza ad un consigliere di maggioranza.
Nell’ordinanza firmata da Visconti non vi è, naturalmente, alcun riferimento agli immobili abusivi di via Corree di Sopra, gli stessi allacciati abusivamente all’alveo. “Se ne parlerà in un secondo momento”, dicono dal Comune.
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