L’angolo della cazzimma. A volte ritornano: Emma Buondonno, la prof del “cemento” nel gruppo di lavoro voluto da Reppucci

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Che Reppucci, membro della triade commissariale alla guida della città, passi gran parte del suo tempo ad inanellare gaffe o ad occuparsi di aspetti minori, inutili o comunque non prioritari è cosa nota negli ambienti comunali. Talmente nota che le vicende più scabrose, canoni idrici, rifiuti, abusi edilizi e commerciali, sono seguite da un altro commissario, Francesco Greco, più umile del prefetto e più attento alle istanze e ai suggerimenti che arrivano dal territorio.

Reppucci, che non sa più a che santo votarsi vista la mole degli scandali e scandaletti che ogni giorno agitano il Comune, ha pensato bene di convocare alcuni esperti o presunti tale per la vicenda di palazzo Battagliese, la storica struttura i cui lavori sono stati ultimati – dopo anni di impasse – qualche settimana fa. Ebbene, pur sapendo che parte dell’edificio sarà destinato alla biblioteca comunale, Reppucci – in nettissimo calo di consensi (viene interpellato solo per qualche riunione o summit che hanno come unico scopo quello di regalare un minuto di visibilità a qualcuno) – ha pensato bene di convocare (o l’hanno convinto a farlo) in città nientepopodimenoche la professoressa Emma Buondonno.

Sì, avete capito bene, si tratta proprio dell’ex assessore all’Urbanistica della giunta Cavallo, colei che a Marano, soltanto pochi anni fa, stava per approvare una delle più grandi lottizzazioni edilizie della storia della città. Una colata di cemento nella zona denominata C4, poi sventata grazie all’arrivo del prefetto Tramonti.

Quella vicenda fece capitolare la giunta Cavallo. Nel giro di poche settimane si sfaldò la maggioranza e il sindaco, allergico ai consigli comunali, diede le dimissioni dopo che un suo fidatissimo “soldato”, un dipendente del Comune, assestò finanche uno schiaffone a un giornalista che aveva osato chiedergli alcune spiegazioni.

Del gruppo di lavoro per Battagliese (devono decidere sulla destinazione d’uso), oltre alla Buondonno, pare facciano parte anche “l’enfatico” Gaetano Bonelli, anch’egli ex assessore in quota Cavallo, l’architetto Antonio Guarino, da sempre vicino agli ambienti della sinistra cittadina (quella che ha distrutto la città), e il professore Carlo Palermo, uno che a Marano avrebbe meritato sorte migliore: ha dato tanto sul fronte della valorizzazione e riscoperta dei beni culturali e storici della nostra città, ma nessun sindaco (che orrore!) ha mai pensato di affidargli l’assessorato alla cultura. Due delle quattro persone citate sono a loro volta legatissimi a un esponente locale del Pd, che aspira a fare il candidato sindaco, sempre silente nei confronti di Reppucci e della sua gestione amministrativa.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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