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Quanta ignoranza, quante scemenze che circolano nei baretti frequentati da alcuni politici nullafacenti del territorio, che non hanno uno straccio di impiego o interessi nella vita, se non quello di stare da mani a sera a sparlare di tutto e di più senza avere alcuna competenza.
Quante scemenze circolano da settimane anche sulla commissione d’accesso agli atti che indaga sul Comune, ormai da un mese e 10 giorni, per eventuali infiltrazioni camorristiche nella sfera amministrativa e politica.
A beneficio dei nostri lettori, non certo di quei soggetti che hanno voluto e stanno volendo il male della città, con la loro puerile ostinazione, ricordiamo le seguenti cosi:
- I comuni vengono sciolti per una serie di motivazioni e i condizionamenti possono essere diretti o indiretti. La mafia può entrare in un municipio anche se il politico di turno o amministratore non ha avuto rapporti diretti con esponenti della malavita. La malavita può fare capolino negli enti anche attraverso affidamenti di lavori, attraverso il mancato controllo di informative antimafia, attraverso affidamenti di incarichi, attraverso aziende che hanno contratti con l’ente e che poi delegano lavori in subappalto.
- Lo scioglimento di un ente è una misura amministrativa, quindi non è necessario che un politico si macchi di un reato a carattere penale. Basta solo che l’ente attenzionato sia in qualche modo condizionato, direttamente o indirettamente, da esponenti della malavita o soggetti e aziende ad essa contigue.
- La storia delle parentele scomode è un altro tabù stupido e ripetuto, come un mantra, dai soliti nullafacenti e mezzogiornisti che hanno a stento una quinta elementare. Le parentele costituiscono il contorno di un’indagine ispettiva, contano nella misura in cui queste abbiano avuto un’importanza a livello elettorale e sono indice di un contesto, talvolta poco rassicurante e che spesso è emblema di un certo modo di fare, ma non si scioglie solo per le parentele inquietanti.
- Altro aspetto di cui si tiene conto sono le frequentazioni. Se un politico ha fatto affari con un familiare di un mafioso è un fatto grave, anche se questi non è colpito da provvedimenti giudiziari. Se un politico frequenta un malavitoso, e anche se non ha rapporti associativi con il soggetto, è un fatto altrettanto grave. Perché lo scioglimento di un ente è una misura preventiva, quindi tende ad evitare che l’infiltrazione e il condizionamento arrivino negli uffici comunali.
- Gli enti pubblici sono oggetto di scioglimento anche quando le amministrazioni si “macchiano” di comportamenti omissivi. Esempio: c’è una demolizione da fare, magari che si trascina da anni, ma gli uffici e gli assessori competenti e il sindaco fanno finta di nulla e procrastinano gli interventi di ripristino della legalità.
- Gli enti già reduci da scioglimento per mafia, come nel caso di Marano, devono, per legge, essere ancor più attenti a certi aspetti.
- Altro aspetto da considerare è la continuità, politico-amministrativa, con la precedente amministrazione già oggetto di decreto di scioglimento. Marano, anche su questo punto, non è immune da osservazioni.
- Il sindaco, perbene o non perbene, è il capo dell’amministrazione comunale e, come tale, non può dire “non c’ero, non ho visto, non sapevo”. Il sindaco è come un allenatore di una squadra, che talvolta può pagare anche per altri o per colpe specificamente sue.
- Le commissioni di accesso non vengono inviate ad minchiam: gli ispettori hanno già un canovaccio e qualcosa su cui muovere, ovvero la base delle informative che giungono in prefettura. Queste informazioni, che arrivano dalle forze di polizia, vengono poi sviluppate dalla commissione di indagine.
- Per Marano ci sono almeno dieci-quindici aspetti degni di attenzione e che attengono a cose note agli addetti ai lavori, media in primis, e non noti. A Marano, in due anni, sono accadute tante cose: non solo brindisi e festini, ma anche provvedimenti che hanno fatto discutere e tanto.
- Vengono presi in esame gli aspetti più disparati e non si tiene conto di ciò che è stato deliberato dopo l’arrivo dell’organo ispettivo. Non significa nulla che un iter di un provvedimento sia stato istruito 8 mesi fa; conta il deliberato, ovvero quando il consiglio comunale ha approvato definitivamente un atto. Stesso dicasi per funzionari e dirigente. Conta il momento in cui hanno sottoscritto la determina, non ciò che hanno fatto prima. Ragion per cui tutto ciò che a Marano è stato fatto e si fa dopo il 12 febbraio del 2025 è carta straccia.