MARANO, IL GIORNALE DEL POTERE CONTINUA A LANCIARSI IN PREVISIONI: MA QUELLE DEL PASSATO SU BERTINI, VISCONTI E ALTRI SONO STATE TUTTE DISATTESE. ATTENZIONE, PORTANO MALE E SONO SCARSI

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Non si smentiscono mai. Il solito giornalino, molto vicino al potere locale, è sempre, sistematicamente, contro ogni decisione dello Stato. A loro proprio non piace proprio l’idea che Magistratura, Prefettura e Forze dell’Ordine facciano il proprio dovere; per loro sono sciocchezze, minuzie, vorrebbero un paese anarchico, senza regole, dove i politici non debbano tener conto di nulla.

Capita, appunto, che inventino di sana pianta quale sia il sentimento comune della città dinanzi a vicende di cronaca giudiziaria o politica. L’ultimo commento in ordine cronologico è avvenuto a seguito della nomina della commissione d’accesso al Comune di Marano. Secondo questi campionissimi della democrazia, “l’Amministrazione Morra si è mossa nel solco della legalità per aver fatto due bandi per assegnare beni confiscati alla criminalità o per aver acquisito al patrimonio alcuni beni (non si sa quali, ndr)”. Sfuggono, ai soliti noti, decine di altre situazioni e che una delle due procedure per l’assegnazione dei beni sia andata deserta, a causa di clausole forse troppo stringenti; l’altra invece ha visto l’assegnazione provvisoria alla moglie di un consigliere di un box confiscato (illegittimo) a cui è seguita una denuncia, indagini e polveroni politici e mediatici. Se per loro questo è il solco della legalità, non sappiamo proprio che pensare.

Ma non è la prima volta che si fanno notare per articoli di questa portata. Già qualche anno fa, a seguito dell’arresto dell’ex sindaco di Marano, Mauro Bertini, ebbero a scrivere che “la città era con Bertini e che avrebbe dimostrato la sua estraneità ai fatti contestati”. Ebbene, proprio di recente, Bertini è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan Polverino a 12 anni e passa di carcere.

Anche quando si insediò la commissione d’accesso, durante la gestione Visconti, “allisciata” a lungo, si fecero “ammirare” per un articolo con il quale difendevano il lavoro dell’Amministrazione. Visconti e il consiglio comunale furono sciolti per mafia nel 2021. Visconti e il suo vice D’Alterio sono inoltre coinvolti in un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta.

Non ne azzeccano una, insomma, ogni volta che si lanciano in un pronostico capita sempre l’esatto contrario.

Insomma sono una vera e propria garanzia di fallimento, quando scrivono un articolo bisogna sempre tenere conto che accadrà tutto il contrario di quello che affermano. E’ solo mancanza di professionalità oppure palese malafede? Ai lettori l’ardua sentenza, per noi è tutto chiarissimo. 

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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