MARANO, MORRA (QUASI) SENZA OPPOSIZIONE. CON PEZZI DI DESTRA ED ESTREMA SINISTRA A SUPPORTO E TRASFORMISTI CHE SPERANO IN QUALCOSA

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A Marano anche l’opposizione, almeno gran parte, è sparita, o meglio si è allineata a Morra. Pochi spunti, da parte di un paio di consiglieri, poche, pochissime sollecitazioni e così il lavoro del sindaco e company diventa più facile. Sul tavolo ci sono tante questioni: gli espropri per la scuola di San Rocco, l’assoluto silenzio sul caso Galeota (ma una volta il Pd non voleva trasferire lì gli studenti di San Rocco?), l’imbarazzante presenza-assenza di alcuni assessori, la questione del mercato ortofrutticolo, del Giudice di Pace, l’approvazione del Dup nella stessa seduta del bilancio, l’inefficacia di alcuni professionisti esterni alla giunta, l’incertezza al comando vigili, lo spazzamento ormai inesistente. Una sana forza di contrappeso in consiglio comunale potrebbe e dovrebbe accendere i riflettori in modo più forte e continuo.

La settimana scorsa, tanto per ricordare qualche caso, è stato approvato il Dup e il Bilancio nella medesima seduta. Il Tar Campania e il Tar Puglia sono stati chiari, chiarissimi ma a Marano, grazie anche a qualche finto oppositore che cerca di persuadere gli altri consiglieri, non si è fatto nulla quanto meno per proporre ricorso innanzi al tribunale amministrativo rispetto ad una modalità di approvazione di due importantissimi documenti contabili, che secondo autorevoli giuristi andavano discussi in due sedute distinte e separate. Tutti giustificano la cosa con la questione del regolamento comunale, ma sul punto ci sono varie scuole di pensiero.

Rispetto al mancato dislocamento di parte degli studenti di San Rocco e degli uffici scolastici negli uffici della Sime Costruzioni, confiscati alla criminalità organizzata (famiglia Simeoli), solo due consiglieri, Izzo e Savanelli, hanno proferito parola; più di qualche consigliere spingerebbe per mantenere inalterato lo status quo. Ovvero continuare a versare nelle casse della famiglia D’Ambra fior di quattrini per garantire la permanenza dell’istituto nella sede di Via Castel Belvedere. Parliamo di una struttura privata – che ricordiamo essere abusiva – che potrebbe essere condonata e destinata solo per uso civile abitazione. Ma non è finita qua, anzi, Morra vorrebbe individuare un’ulteriore area, sita a ridosso di Via Castel Belvedere-Via Barco, da espropriare a terzi per pubblica utilità sulla quale realizzare il nuovo plesso della San Rocco. Ovviamente le risorse stanziate, 1 milione di euro o giù di lì, basterebbero a malapena a coprire le spese di progettazione e forse parte degli espropri. Anche su questo solo qualcuno ha mosso delle critiche.

Prima ancora c’è stata la vicenda Simioli, il brindisi, e anche in quel caso in pochi hanno parlato. E poi tanti giochini strani e trasformismi in consiglio comunale, dove almeno tre oppositori sono in realtà uomini di Morra che stanno lì solo per non coprirsi ulteriormente di ridicolo.

Con questa opposizione, per Morra si prospetta vita facile e non sarà certo il consiglio comunale a creargli grossi problemi, al netto della buona volontà dei consiglieri Izzo, Fanelli (che potrebbe affondare ancora di più), Savanelli e parzialmente di De Stefano, che si accende su alcune vicende e si spegne però su altre. Fortunatamente sul territorio c’è ancora il nostro portale che, da anni, accende i riflettori su vicende spinose e delicate, su questioni poco trasparenti e spesso macchiate da ombre e che funge da supporto al lavoro degli inquirenti e della magistratura.

In sostanza, il gioco di Morra è chiaro: un pezzo di Fdi con lui per potersi aggrappare al governo; un altro pezzo all’opposizione per non dare troppo nell’occhio; amicizia personale con il fratello del sindaco di Napoli per eventuali accordi e aiuti; pezzi di opposizione già “inglobati” durante il ballottaggio ma che continuano a restare in minoranza per creare scompiglio e portare imbasciate al primo cittadino; Potere al Popolo a sostenere indirettamente e sceso in campo, un anno fa, per impedire alla Fanelli di arrivare in ballottaggio; l’imprenditore-politico Simioli a fare da supporto fuori dai palazzi; il duo Coppola-Di Marino ammansito dal consigliere regionale Casillo, e un consigliere regionale, Porcelli, su cui contare in cambio di ampio potere in alcuni assessorati. Un consigliere di maggioranza, infine, che da qualche tempo sta provando ad avere interlocuzioni con un importante magistrato.

Tutto chiaro, Morra, ma non funzionerà ugualmente.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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