MARANO E IL SUPER SCANDALO DEL GIUDICE DI PACE. IL GIUDICE SINISI E QUELLA POSSIBILITA’ DI RIVALERSI SUI PRIVATI. MORRA PERCHE’ NON APPROFONDISCE?

0
1.513 Visite

Con la sentenza numero 3050 del 30 novembre del 2018, il giudice Marcello Sinisi accoglieva la domanda dei germani Cavallo, in merito alla realizzazione dell’edificio di piazzale San Escrivà de Balaguer – oggi sede dell’ufficio del Giudice di Pace – sui propri suoli e senza la formalizzazione degli espropri, stabilendo che ai due privati dovessero spettare i due terzi dell’immobile comunale, finanziato con fondi europei.

La sentenza non fu impugnata dal Comune. Nella stessa pronuncia, tuttavia, il giudice Sinisi scrive che l’ente comunale – ai sensi dell’articolo 936 del codice civile – ha diritto di ottenere le indennità previste ragguagliate all’indennità della quota spettante. Con una Pec del 16 novembre del 2020, il Comune di Marano chiedeva ai germani Cavallo la somma di euro 945mila, secondo quanto quantificato dall’ufficio tecnico comunale per il costo complessivo della manodopera e materiali utilizzati per la realizzazione dell’edificio.

Di questo passaggio del giudice Sinisi e della successiva richiesta dell’ente non se ne parla più. Il Comune ha invece firmato una convenzione con i germani Cavallo che lo impegna a versare soldi – dei contribuenti – per parecchi anni. Perché il sindaco Matteo Morra non approfondisce questa questione che, eventualmente, potrebbe consentire al suo ente – da tempo in gravissime difficoltà finanziarie – di risparmiare soldi importanti?

Intanto, dall’opposizione, Fanelli annuncia di voler far richiesta di accesso agli atti.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti