Interdittive antimafia, il Consiglio di Stato boccia ricorso della Balestrieri appalti

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Il Consiglio di Stato ha bocciato, anche nel merito, il ricorso della Balestrieri appalti srl, con sede legale a Gragnano, destinataria tempo fa di un’interdittiva antimafia emanata dalla prefettura di Napoli. I giudici amministrativi, come già confermato in sede di Tar, hanno ritenuto corretto il provvedimento emesso dall’autorità territoriale di governo, facendo riferimento a una serie di vicende – tra cui un rinvio a giudizio per fatti (turbata libertà degli incanti, frode e corruzione) verificatisi nel comune di Gela – che vedono coinvolti i vertici societari.

La Balestrieri appalti operava, fino a qualche tempo fa, in alcuni comuni del Casertano e nel comune di Ravello. E’ una delle aziende che facevano capo al la holding Balestrieri, presente con proprie aziende, tra cui Tekra (quest’ultima era fino a poche settimane fa in servizio nel comune di Marano), in diversi territori. La Tekra, pur facendo parte del medesimo gruppo imprenditoriale, non è stata raggiunta da analogo provvedimento interdittivo. Per la vicenda è competente infatti la prefettura di Salerno, poiché Tekra ha sede ad Angri. Stesso gruppo imprenditoriale, stessi vertici societari, insomma, ma a Napoli la prefettura emette un’interdittiva per un’azienda della holding, con contestuale conferma di Tar e Consiglio di Stato, mentre a Salerno non viene disposto alcun provvedimento per l’altra ditta. Il paradosso è che l’interdittiva fu disposta soprattutto in relazione agli elementi riferiti alla ditta Tekra.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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