Stazione Bayard, Schifone: «Emblema della cattiva gestione. Risorsa da valorizzare»

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«Il sequestro della Stazione Bayard è l’emblema della cattiva gestione partenopea. L’ultimo tassello di una triste vicenda che ha visto Palazzo San Giacomo inerme per decenni. Ma oggi, grazie all’intervento della Procura di Napoli e dei Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale locale, finalmente qualcosa si è smosso». Lo afferma Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in relazione al provvedimento adottato questa mattina per lo storico capolinea dell’antica tratta Napoli-Portici, inaugurata nel 1834, prima ferrovia italiana.

«Eppure la tutela del grande patrimonio partenopeo dovrebbe essere uno dei cardini dell’azione della giunta comunale. La stazione con la sua grande valenza storica, se valorizzata nel modo giusto, potrebbe rappresentare un grande attrattore turistico. Nei decenni, però, le varie amministrazioni di centrosinistra hanno fatto orecchie da mercante rispetto agli appelli che più volte sono stati lanciati» rileva Schifone.

«La Stazione Bayard, come proposto anche dal presidente dell’Aige Luigi Rispoli, potrebbe essere trasformata in un museo ferroviario, così come già è stato fatto con la stazione di Pietrarsa, ed essere fonte di lavoro e cultura ma si è scelto di lasciarla cadere a pezzi. Porterò – conclude – la questione all’attenzione del ministro Sangiuliano che, già con la vicenda del Real Albergo dei Poveri, ha dimostrato di avere a cuore il patrimonio storico e culturale di Napoli».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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