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“La notizia della poliziotta aggredita e violentata la scorsa notte nel pieno centro di Napoli da un cittadino del Bangladesh è ripugnante. Alla donna vittima di questa brutale violenza va tutta la mia vicinanza e la solidarietà. Se l’agente si fosse ripresa, mentre subiva violenze fisiche e scaricava l’intero caricatore della propria pistola d’ordinanza contro il suo aggressore non avrebbe fatto nulla di anormale, anzi sarebbe stata da encomio, perché chi compie atti simili merita una risposta del genere.
Da tempo denunciamo la situazione di degrado che avvolge la nostra città. Non c’è più sicurezza, non c’è più una forma di controllo. È una città che si regge senza la presenza delle istituzioni. Ad aggredire l’agente della Polizia di Stato è stato un soggetto immigrato irregolarmente e già noto alle forze dell’ordine. Già questo di per sé è un fatto vergognoso perché dimostra quanto sia eludibile il nostro sistema di controllo. Il crimine è avvenuto nel cuore di Napoli e non è la prima volta che accade. La cosa che più mi rammarica è quella di non vedere una risposta dura e repressiva da parte dello Stato che quasi subisce passivamente questi attacchi al nostro sistema democratico. Siamo tutti in pericolo, questo è il messaggio che purtroppo siamo costretti a leggere tra le righe.
Fin quando si avrà quel minimo di tolleranza non arresteremo questa brutalità dilagante. Servono pene dure e certe. Da Roma qualcuno si svegli e si ponga il problema sicurezza che c’è a Napoli” – dichiara il consigliere regionale dei Moderati Pasquale Di Fenza.